Covid, Pregliasco: «Terza ondata è fatto quasi certo, numero di decessi incredibile. Mascherine fino all'immunità di gregge»

Video

Coronavirus, «la terza ondata del virus è un fatto quasi certo, il numero di decessi è incredibile». Lo sostiene Fabrizio Pregliasco, ricercatore dell'Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell'Istituto Galeazzi di Milano, che durante la trasmissione 'Agorà' su Rai 3 ha detto: «Il rischio è la terza ondata, ed è ormai un fatto quasi certo - ha detto Pregliasco -. Il problema c'è e dipenderà da noi perché il virus continua la sua azione e cerca tutti i soggetti suscettibili. Quindi dobbiamo proseguire con il contenimento».

Vaccino Covid, la Gran Bretagna: stop alla somministrazione a chi ha reazioni allergiche

Covid, la curva scende troppo piano: più contagi in Veneto e Puglia, ieri 634 morti (peggior dato europeo)

Crisi di governo

Parlare di crisi di governo, ha precisato, «non aiuta in una situazione di emergenza come quella attuale. Un'emergenza che si sta riducendo nella pesantezza ma il numero di morti è ancora incredibile e pesante. Ormai ci siamo quasi abituati a questi numeri, 500 o 600 al giorno, ma in realtà non va per niente bene». In questo contesto, «un'azione coesa del governo aiuta i cittadini a stringere i denti».

Mortalità

Rispetto alla mortalità in Italia particolarmente alta a confronto con altri Paesi, ha ribadito Pregliasco, «il confronto è sempre complicato, perché le modalità di notifica sono diverse. Dipende dal modo in cui si conteggiano i decessi, perché ci sono casi in cui il Covid è la causa determinante e unica e altre volte in cui è un cofattore».

Precauzioni come le mascherine «dovremo mantenerle finché non arriveremo all'immunità di gregge, che necessita il 60-70% di persone vaccinate» contro il Covid-19, ha detto ancora Pregliasco. «La Gran Bretagna ha voluto, per motivi politici, bruciare tutti per mostrare la sua indipendenza, ma la signora» diventata famosa come la prima vaccinata «non è stata la prima. Bisogna ringraziare le decine di migliaia di persone che si sono sottoposte alla vaccinazione durante gli studi clinici». «La velocità con cui arriveremo alla immunità di gregge - ha proseguito Pregliasco - ci renderà più liberi, non liberissimi.

non si può pensare che il vaccino azzeri la diffusione del virus, resterà una quota di soggetti suscettibili e per questo bisognerà per tutto il 2020 e 2021 andare avanti con queste precauzioni».

 
Video

Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Dicembre 2020, 08:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA