Covid, Cnr: «Ripresa contagi in tutta Italia». Terapie intensive in crescita negli ultimi tre giorni

Covid, Cnr: «Ripresa contagi in tutta Italia». Terapie intensive in crescita negli ultimi tre giorni

Il vaccino comincia lentamente a essere distribuito (somministrate finora 8.361 dosi) e intanto il Covid continua la sua nefasta corsa. Negli ultimi tre giorni, in Italia, ad esempio, i nuovi positivi al coronavirus sono aumentati (soltanto oggi la crescita è stata di oltre 11 mila contagi), mentre i ricoverati nelle terapie intensive sono cresciuti di 148 persone il 27 dicembre, di 167 persone ieri e perfino di 256 persone nella giornata di oggi. Quanto alle vittime, oggi 659, ieri 445, l'altro ieri 298.

È in atto una ripresa dei contagi in tutta Italia, iniziata fra 10 e 12 giorni fa, testimoniata da un aumento nel rapporto fra i casi positivi e i casi testati (ossia il numero dei tamponi al netto di quelli fatti più volte alla stessa persona). È quanto emerge dall'analisi condotta dal matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).

Si tratta di una sorta di fotografia della situazione di due settimane fa e «soltanto nella prima settimana di gennaio - osserva l'esperto - potremo vedere gli effetti delle misure restrittive entrate in vigore a ridosso del Natale, che ci si augura possano contrastare l'aumento dei casi che si sta registrando».

Per questo, secondo Sebastiani, occorre cautela prima di decidere sulla riapertura delle scuole. Quest'ultima è infatti una delle principali incognite di gennaio. «La riapertura delle scuole - osserva - se si riparte il 7 gennaio, senza conoscere ancora l'effetto delle misure di contenimento durante il periodo delle feste». Un'altra incognita è nel fatto che gennaio, con le sue temperature più rigide, «è periodo in cui i virus veicolano di più, compresi quelli dell'influenza».

C'è poi l'incognita della trasmissibilità e del ruolo che potrebbe giocare la comparsa della cosiddetta variante inglese del virus Sars Cov2 nella diffusione dei contagi. L'analisi, basata sulla differenza percentuale tra i valori di queste grandezze rispetto ai valori di una settimana prima, indica che «il periodo di stasi registrato nella prima metà di dicembre è terminato e che - osserva Sebastiani - conferma il cambio di tendenza anche una ripresa dei ricoveri, sia nei reparti Covid sia nelle unità di terapia intensiva.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Dicembre 2020, 14:07
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