Covid Italia, bollettino oggi 5 gennaio 2021: 15.378 casi, morti quasi raddoppiati (649). Battiston: «Indice Rt sopra 1»

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Covid Italia, il bollettino di oggi 5 gennaio 2021. Sono 15.378 i tamponi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 649, quasi raddoppiate rispetto a 24 ore fa (ieri erano stati registrati 348 decessi). In totale i casi da inizio epidemia sono 2.181.619, le vittime 76.329. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia sono stati 135.106. Ieri i test erano stati 77.993. Il tasso di positività è dell'11,4%, in calo del 2.4% rispetto al 13,8% di ieri.

Sono 10 in meno i pazienti in terapia intensiva per il Covid-19 in Italia, nel saldo quotidiano tra ingressi e uscite, secondo i dati del ministero della Salute. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 202, il totale dei ricoverati in terapia intensiva è ora di 2.569. Nei reparti ordinari sono invece entrati 78 pazienti in più nelle ultime 24 ore, portando il totale a 23.395. In Veneto sono stati rilevati 3.151 casi, nel Lazio 1.719 e in Emilia Romagna 1.506.

Negli ultimi giorni è stato superato, a livello nazionale, il valore di 1 per l'indice Rt di contagiosità del virus Sars-Cov-2. È la stima che emerge dai calcoli del fisico Roberto Battiston, dell'Università di Trento, basati sui dati della Protezione Civile ed ottenendo risultati simili a quelli utilizzati da Istituto Superiore di Sanità e Fondazione "Bruno Kessler". «Più che il valore assoluto, è interessante la tendenza nel tempo dell'indice Rt e questa - ha detto Battiston all'Ansa - indica che, rispetto a Natale l'Rt è salito di un decimo di punto, passando da 0,89 a 1,01»

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I dati delle Regioni

 

Veneto

Dati ancora molto pesanti sul fronte del Covid in Veneto. Il report odierno della Regione riferisce di 3.151 contagi e 175 morti nelle ultime 24 ore. Il totale degli infetti da inizio epidemia sale a 270.097, quello delle vittime a 6.988 (ieri erano 6.813). Sostanzialmente stabile la pressione sugli ospedali: i pazienti Covid nei reparti non critici salgono a 3.066 (+7), mentre scende a 391 (-9) il numero dei malati in terapia intensiva. Gli attuali positivi in regione sono 94.228 (-728).

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Lombardia

Con 12.790 tamponi effettuati sono 1.338 i nuovi positivi in Lombardia, con il rapporto di positività stabile al 10.4% (ieri 10.5%). Calano i ricoverati in terapia intensiva (-9, 475 in totale) mentre aumentano quelli negli altri reparti (+117, 3.344). I decessi sono 62 per un totale di 25.406 morti in regione dall'inizio della pandemia. I guariti/dimessi sono 1.646. Per quanto riguarda le province sono 304 i nuovi casi a Varese, 254 nella città metropolitana di Milano di cui 110 a Milano città, 162 a Mantova, 121 a Como, 100 a Brescia, 98 a Pavia.

 

Lazio

Sono 1.719 i nuovi casi di Covid registrati nel Lazio in base al bollettino di oggi 5 gennaio 2021, 385 più di ieri, a fronte di 3.373 tamponi in più (per un totale di oltre 13 mila test processati). I morti sono 72. A Roma i contagi tornano sopra quota 700, per la precisione a 765. Nel complesso in Regione si registra un aumento di casi, decessi e ricoveri, mentre diminuiscono le terapie intensive. I guariti sono 1.416.

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Emilia-Romagna

Leggero calo dei contagi giornalieri di coronavirus in Emilia-Romagna e tre pazienti in meno nelle terapie intensive della regione ma si contano altri 64 morti da inizio epidemia con il totale delle vittime che supera quota 8mila. È quanto emerge dal bollettino quotidiano della Regione. Si registrano 1.506 nuovi casi su un totale di 15.795 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore (tasso positività al 9,2%), età media 49 anni. Sempre da ieri effettuati anche 12.160 tamponi rapidi. Nel Bolognese il numero maggiore di nuovi contagi (325 + 34 di Imola), poi Rimini (200) e Modena (192). Si contano altre 64 vittime in regione, per un totale di 8.005. Tra i morti delle ultime 24 ore anche pazienti più giovani della media, un 49enne nel Bolognese e un 44enne nel Piacentino. In terapia intensiva si trovano ricoverate 232 persone, tre in meno da ieri, e negli altri reparti Covid 2.696 pazienti (+12). Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 647 in più rispetto a ieri (totale 115.907), mentre i casi attivi sono 57.177 (+795), il 95% in isolamento a casa.

 

Friuli Venezia Giulia

Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 1.131 nuovi contagi su 9.594 tamponi (pari all'11,8%), di cui 2.489 test rapidi antigenici.

I decessi registrati sono 20, a cui si aggiungono 21 morti pregresse afferenti al periodo tra il 16 novembre e il 22 dicembre 2020. I ricoveri nelle terapie intensive scendono a 59 mentre quelli in altri reparti ammontano a 657. Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall'inizio della pandemia sono in tutto 54.891. I decessi complessivamente ammontano a 1.772, con la seguente suddivisione territoriale: 463 a Trieste, 819 a Udine, 373 a Pordenone e 117 a Gorizia. I totalmente guariti aumentano a 37.688, i clinicamente guariti salgono a 1.016, mentre le persone in isolamento sono 11.078.

 

Campania

È del 9,26% l'odierno rapporto positivi-tamponi in Campania, secondo il bollettino dell'Unità di crisi: ieri era stato dell'11,07 e due giorni fa del 9,65. I nuovi contagiati sono 688, di cui 40 sintomatici, su 7.425 test processati. Resta significativo il numero delle vittime, 33, di cui 11 decedute nelle ultime 48 ore e 22 risalenti ai giorni precedenti. Ben 1.792 i guariti. I posti di terapia intensiva occupati sono 97, uno in più di ieri; 1.372 le degenze, in calo di cinque unità.

Umbria

Sono stati 234 i nuovi casi di positività al Covid accertati in Umbria nelle ultime 24 ore, su 4.249 tamponi analizzati, con un tasso di positività sceso al 5,5 per cento. Secondo i dati della Regione aggiornati al 5 gennaio, i guariti sono 175 (25.155 in tutto) e quattro i decessi (640 dall'inizio della pandemia). Gli attualmente positivi passano da 3.878 a 3.933. Stabili i ricoverati, 318, dei quali 43 (uno in meno di ieri) in terapia intensiva. Dall'inizio della pandemia sono stati eseguiti in Umbria 513.892 tamponi.

Sardegna

Salgono a 32.270 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall'inizio dell'emergenza: nell'ultimo aggiornamento dell'Unità di crisi regionale sono stati rilevati 232 nuovi casi. Si registrano anche nove decessi (777 in tutto). Le vittime - tra i 55 e i 90 anni - sono quattro residenti della provincia del Sud Sardegna, tre della Città Metropolitana di Cagliari, uno della provincia di Sassari e uno di quella di Oristano. In totale sono stati eseguiti 493.754 tamponi, con un incremento di 3.014. Sono 488, invece, i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-1 rispetto al dato di ieri), mentre sono 45 i pazienti in terapia intensiva (+2). Le persone in isolamento domiciliare sono 16.237. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 14.427 (+181) pazienti guariti, più altri 296 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 32.270 casi positivi complessivamente accertati, 7.293 (+69) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 5.304 (+44) nel Sud Sardegna, 2.578 a Oristano (+25), 6.439 (+46) a Nuoro, 10.656 (+48) a Sassari.

 

​Battiston: «In Italia indice Rt sopra 1»

Negli ultimi giorni è stato superato a livello nazionale il valore di 1 per l'indice Rt di contagiosità del virus responsabile della pandemia di Covid-19. È la stima che emerge dai calcoli del fisico Roberto Battiston, dell'Università di Trento, basati sui dati della Protezione Civile ed ottenendo risultati simili a quelli utilizzati da Istituto Superiore di Sanità e Fondazione "Bruno Kessler". «Più che il valore assoluto, è interessante la tendenza nel tempo dell'indice Rt e questa - ha detto Battiston all'Ansa - indica che, rispetto a Natale l'Rt è salito di un decimo di punto, passando da 0,89 a 1,01». L'aumento dell'indice Rt avvenuto da Natale a oggi «corrisponde agli effetti di quanto è avvenuto nella settimana precedente», ha osservato Battiston riferendosi alle aperture e allo shopping natalizio.

«Oggi, invece, cominciamo a vedere i primi effetti del lockdown. Non sono effetti drastici, ma di contenimento, e se le restrizioni proseguiranno ancora per una settimana, l'effetto sarà più visibile». Per Battiston è quindi «la conferma che l'andamento dell'indice Rt in Italia è legato all'andamento delle misure contenitive», più ancora che ad altri fattori come l'influenza stagionale o la circolazione delle varianti del virus. Secondo l'esperto, in vista dell'assegnazione delle zone «è importante spostare verso il basso i limiti in Rt che definiscono le varie zone (attualmente sopra 1.5 per la zona rossa, sopra 1.25 per la zona arancione e sotto 1.25 per zona gialla), adottando valori che più bassi, come proposto in queste ore dal ministero della Sanità. Quando Rt è superiore a 1 la situazione inizia ad essere preoccupante ed occorre intervenire con misure restrittive». Guardando ai mesi passati è infatti evidente che i provvedimenti adottati in ottobre hanno determinato una discesa di Rt in tutta Italia, indicando in modo chiaro l'efficacia delle misure, le zone rosse in particolare. L'uscita dalla zona rossa dopo la prima settimana di dicembre ha fatto ripartire la crescita di Rt in tutte le regioni.


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Gennaio 2021, 22:14
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