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SCARICA LE PROIEZIONI SULL'AZZERAMENTO DEI CONTAGI REGIONE PER REGIONE
Secondo gli esperti, «la fine dell'emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse nelle regioni a seconda dei territori più o meno esposti all'epidemia». In questo momento di pianificazione della cosiddetta fase 2, «è quanto mai necessario fornire una valutazione sulla gradualità e l'evoluzione dei contagi, al fine di dare il supporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorni», afferma Solipaca. Per questo «l'Osservatorio ha effettuato un'analisi con l'obiettivo di individuare non la data esatta - puntualizza - ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l'azzeramento dei nuovi contagi». Un lavoro che «si basa sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile dal 24 febbraio al 17 aprile».
Modelli statistici
I modelli statistici stimati per ogni regione sono di tipo regressivo, di natura non lineare - spiegano dall'Osservatorio - e quindi non sono di tipo epidemiologico, pertanto non fondati sull'ammontare della popolazione esposta, di quella suscettibile e sul coefficiente di contagiosità R0, ma approssimano l'andamento dei nuovi casi osservati nel tempo. Le proiezioni tengono conto dei provvedimenti di lockdown introdotti dai Dpcm. Pertanto «eventuali misure di allentamento del lockdown, con riaperture delle attività e della circolazione di persone che dovessero intervenire a partire da oggi, renderebbero le proiezioni non più verosimili». Infine, gli specialisti sottolineano che «la precisione delle proiezioni è legata alla corretta rilevazione dei nuovi contagi. È infatti noto che questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati asintomatici e del numero di tamponi effettuati». Ciò premesso, secondo le proiezioni dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane «a uscire per prime dal contagio da Covid-19 sarebbero la Basilicata e l'Umbria, che il 17 aprile contavano rispettivamente solo 1 e 8 nuovi casi; le ultime sarebbero le regioni del Centro-Nord nelle quali il contagio è iniziato prima. In Lombardia, in cui si è verificato il primo contagio, non è lecito attendersi l'azzeramento dei nuovi casi prima del 28 giugno, nelle Marche non prima del 27 giugno. Infatti per entrambe le regioni il trend in diminuzione è particolarmente lento».
La tabella dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane
In una tabella, l'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane dettaglia regione per regione «la data minima di assenza di nuovi casi di contagio»: Piemonte 21 maggio, Valle d'Aosta 13 maggio, Lombardia 28 giugno, Bolzano 26 maggio, Trento 16 maggio, Veneto 21 maggio, Friuli Venezia Giulia 19 maggio, Liguria 14 maggio, Emilia Romagna 29 maggio, Toscana 30 maggio, Umbria 21 aprile, Marche 27 giugno, Lazio 12 maggio, Abruzzo 7 maggio, Molise 26 aprile, Campania 9 maggio, Puglia 7 maggio, Basilicata 21 aprile, Calabria 1 maggio, Sicilia 30 aprile, Sardegna 29 aprile.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Febbraio 2023, 12:52
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