Contagiati dopo il vaccino, cosa succede? Ecco i sintomi, dalla febbre alla carica virale

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di Mario Landi

Contagiati dopo il vaccino, cosa succede? È una delle tante domande che si pongono i cittadini di tutto il mondo. Che sintomi si potrebbero accusare in caso di infezione nonostante il vaccino anti Covid? In chi è stato vaccinato la possibilità di esser contagiato da Sars-Cov-2 si abbatte in modo netto e anche qualora il contagio avviene, la carica virale e i sintomi febbrili sono di entità molto minore e durano meno rispetto a quanto accade in chi si infetta senza esser coperto da vaccino. A evidenziarlo un ampio studio, pubblicato in preprint sul server Medrxiv e in corso di pubblicazione su rivista scientifica, condotto su persone che hanno sviluppato infezioni nonostante siano stati vaccinati.

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I vaccini riducono mortalità e malattia grave

I vaccini anti Covid sono stati sviluppati in primo luogo per ridurre la mortalità e le forme gravi, ma sempre più studi si stanno concentrando su aspetti che, pur non rientrando tra gli obiettivi primari dei trial clinici, sono comunque molto importanti in termini di salute pubblica. In questo caso, il team, guidato da Mark Thompson dei Centers for Disease Control and Prevention (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, CDC), ha esaminato 3.975 operatori sanitari e primi soccorritori in otto località negli Stati Uniti tra dicembre 2020 e maggio 2021.

 

I partecipanti che in questo lasso di tempo hanno avuto un'infezione da Sars-CoV-2 sono stati 204 (5,1%), di cui 16 parzialmente o completamente vaccinati e 156 non vaccinati.

La vaccinazione completa con vaccino a mRna è risultata efficace al 91% nel prevenire l'infezione da Sars-CoV-2, mentre in chi aveva una dose l'efficacia nel prevenire il contagio scendeva all'81%.

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La carica virale e i sintomi

La carica virale media di Rna rilevata è stata di 2,3 tra i partecipanti parzialmente o completamente vaccinati, rispetto a 3,8 tra i non vaccinati; l'analisi ha mostrato un carico di Rna virale inferiore del 40,2% dopo almeno una vaccinazione parziale. Solo il 25% delle persone che erano almeno parzialmente vaccinate ha riportato febbre rispetto al 63% dei non vaccinati, ovvero si è vista una riduzione del 58% del rischio di sintomi febbrili. I vaccinati, infine, hanno anche riportato 6,4 giorni in meno di disagio rispetto ai non vaccinati.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Giugno 2021, 01:15
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