Covid in Cina, città in lockdown denuncia: «Siamo senza cibo né medicine, scorte per altri 3 giorni»

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Una pesante denuncia che arriva dalla Cina. Gli abitanti della città di Tonghua, in lockdown da una settimana a causa di un aumento dei casi di Covid-19, hanno denunciato sui social media locali di essere a corto di cibo e medicinali. Lo riporta il Guardian citando i media locali. C'è chi si è lamentato di avere «scorte solo per i prossimi due, tre giorni», chi ha detto di «non poter essere ricoverato per la chemioterapia» e chi, «incinta di sette mesi» non ha potuto eseguire gli esami necessari.

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Jiang Haiyan, la vice sindaco della città che conta oltre 2 milioni di abitanti, ha assicurato che farà del suo meglio per incrementare la distribuzione dei beni di prima necessità. Il dipartimento locale per il controllo della pandemia ha promesso ai residenti che ogni famiglia sarà dotata di forniture valide per cinque giorni, a metà prezzo. Stando ai dati di ieri a Tonghua ci sono 246 casi di Covid-19, 50 dei quali asintomatici.

I contagi

Altri 124 casi confermati sono stati segnalati intanto ieri in Cina continentale, comprese 117 infezioni trasmesse a livello locale e 7 provenienti dall'estero, oltre a 45 nuovi asintomatici.

Lo rende noto il bollettino odierno della Commissione Sanitaria Nazionale cinese. Tra i nuovi casi d'infezione trasmessa a livello locale, 67 sono stati riportati in Jilin, 35 in Heilongjiang, 11 in Hebei, 3 nella capitale Pechino e uno a Shanghai. Nessun ulteriore decesso correlato al nuovo coronavirus è stato registrato nelle ultime 24 ore in Cina continentale.

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Gennaio 2021, 11:30
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