«Noi ortopedici - evidenzia il professor Francesco Falez, presidente Siot - dobbiamo indirizzare chi è in accrescimento anche verso uno sviluppo armonico. Man mano che la persona cresce, i benefici dello sport non sono solo osseo-articolari ma anche sistemici: aumenta le endorfine, accresce lo stato di benessere e migliora tutti gli altri apparati. Nella tarda età diventa fondamentale perché lo scheletro, e ovviamente l'osteoporosi, sono direttamente correlate ad un'attività più o meno intensa». «In un adulto - aggiunge Falez - basta praticare attività fisica due volte a settimana; tre volte a settimana vanno bene per un adolescente, mentre per una persona anziana è sufficiente una volta».
Nel bambino lo sport aiuta a sviluppare il coordinamento motorio.
Se il piccolo ha problemi di scoliosi, è preferibile indirizzarsi verso sport simmetrici piuttosto che unilaterali: basket e volley sono, ad esempio, da preferire al tennis. Nell'adulto è importante la preparazione, per non incorrere in tendinopatie o sovraccarichi funzionali. Nell'anziano è indicato invece ciò che mantiene il coordinamento e il movimento armonico che sollecita lo scheletro e la muscolatura. La Siot si sofferma infine sul trauma sportivo, consigliando di agire con cure appropriate anche alla ripresa rapida dell'attività, possibile grazie all'evoluzione delle tecniche chirurgiche, oltre che degli aspetti riabilitativi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Aprile 2019, 15:40
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