La fosfatidilcolina non è nuova, infatti, come potenziale ausilio nella salute del cervello, ed è presente anche in alcuni prodotti multivitaminici. In questo studio, però, i ricercatori hanno voluto valutare i potenziali effetti protettivi sul cervello della fosfatidilcolina naturalmente presente nei cibi. Così gli epidemiologi hanno confrontato l'apporto giornaliero medio di fosfatidilcolina del campione (stimato per ciascuno con questionari alimentari ad hoc), che è stato valutato anche per aspetti della salute che possono incidere sul rischio cognitivo, nonché sottoposto a test di memoria, cognitivi e linguistici.
E' emerso che, a parità di tutti i fattori che possono incidere sul rischio demenza, rispetto a chi assumeva quantità ridotte di fosfatidilcolina a tavola, coloro che ne consumavano di più presentavano un rischio di ammalarsi di demenza del 28% ridotto.
Inoltre presentavano in media performance cognitive e mnemoniche migliori. Lo studio è potenzialmente rilevante perché, con un numero crescente di nuovi casi di demenza e nessun farmaco a disposizione, la prevenzione, specie se praticabile nella vita di tutti i giorni con alimentazione e stili di vita sani, acquisisce un valore enorme contro questa malattia, concludono gli autori.
Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Agosto 2019, 20:51
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