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Lo studio ha coinvolto 921 anziani di età media 81 anni e tutti senza Alzheimer all'inizio dello studio. Gli anziani - monitorati per sei anni di seguito - sono stati intervistati relativamente ad alimentazione, stili di vita, livello di istruzione e altri parametri e divisi in gruppi in base al livello di consumo quotidiano di flavonoli. Ô emerso che coloro che avevano consumi giornalieri più elevati di flavonoli (15,3 milligrammi al dì in media) presentavano un rischio di Alzheimer del 48% inferiore rispetto ai coetanei con basso consumo quotidiano di flavonoli (5,3 milligrami/dì). Nel campione, infatti, nel corso di sei anni di osservazione si è ammalato di Alzheimer il 30% delle persone con bassi consumi di flavonoli, contro il 15% di quelle con consumi elevati.
A offrire la maggiore protezione dall' Alzheimer (-51% di rischio) è risultato in particolare il Campferolo che si trova ad esempio in broccoli, spinaci, tè e fagioli.
Per quanto questo studio sia solo osservazionale e quindi insufficiente a stabilire una relazione di causa ed effetto tra consumo di flavonoli e protezione dall' Alzheimer, i risultati confermano ancora una volta l'importanza della sana alimentazione nella prevenzione di malattie gravi come l' Alzheimer appunto.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Marzo 2023, 04:21
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