Incidente a Salerno sul lungomare Marconi,
giornalista morta in scooter a 33 anni

Incidente a Salerno sul lungomare Marconi, giornalista morta in scooter a 33 anni
È morta Marta Naddei, giornalista di Salerno vittima di un incidente stradale nella notte a bordo del suo scooter. Aveva 33 anni. L'incidente è avvenuto sul lungomare Marconi a Salerno.

Naddei è stata trasportata al pronto soccorso dell'azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona; ricoverata in rianimazione, è deceduta nel pomeriggio.

Naddei collaborava con i giornali «Le Cronache» e «L'Ora di Cronache», del quale figurava tra i fondatori. Autrice di tante inchieste, con Andrea Pellegrino ha scritto il libro «Il sistema Salerno - La cupola del potere tra politica e imprenditoria».



Tanti i colleghi, gli amici e i rappresentanti delle istituzioni accorsi in ospedale nella speranza di una guarigione, tra questi anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. «Esprimo ai familiari, colleghi e amici il profondo cordoglio mio personale e della Civica Amministrazione», ha scritto Napoli in un post su Facebook. Naddei, aggiunge Napoli, «era una giovane giornalista di grande valore, scrupolosa e tenace nella ricerca di notizie e nel racconto documentato dei fatti. Quanto ci mancheranno la sua quotidiana presenza a Palazzo di Città, le sue domande argute, i suoi titoli geniali, i suoi articoli coraggiosi. Addio Marta, la tua giovane vita è stata un dono meraviglioso per la nostra comunità. Troveremo il modo per onorare degnamente la tua indimenticabile memoria», conclude il sindaco di Salerno. 



«Marta sapeva trasmettere solo gioia ed entusiasmo. Quando veniva all'Ordine, quando la incontravi a Salerno, quando scriveva i suoi articoli di cronaca scrupolosi e documentati, Mai una lamentela. Sapeva trasmettere solo gioia ed entusiasmo. Così dobbiamo ricordarla». Lo dichiara in una nota Ottavio Lucarelli, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania. «Il cordoglio che esprimiamo ai familiari e ai colleghi - aggiunge la nota - è quello di tutti gli amici che hanno avuto la fortuna di conoscere Marta,  di ridere e scherzare con lei. Cordoglio di tutto l'Ordine dei giornalisti della Campania. Troveremo i modi giusti per ricordarla».

«La morte di Marta ci coglie con la violenza di un dolore profondo. Fino all'ultimo, anche contro le evidenze della ragione, tutti noi colleghi abbiamo sperato che la sua combattività, la sua tenacia, il suo amore per la vita, potessero riuscire a strapparla alla morte nonostante la gravità dell'incidente in cui era rimasta coinvolta». È quanto si legge in una nota del Sugc, il sindacato dei giornalisti della Campania. «Marta - si sottolinea - era una persona solare, una giornalista appassionata, sempre curiosa e attenta, una di quelle croniste che non si fermano davanti agli ostacoli o al no del potente di turno. Viveva la professione con ardore e impegno civile, con il sorriso aperto di chi ama ciò che fa. Ai suoi familiari, agli amici, ai colleghi di Cronache, che sono la sua seconda famiglia, va il profondo cordoglio del Sugc. A lei, a Marta, un ultimo saluto. Il suo sguardo luminoso non lo dimenticheremo».
Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Dicembre 2019, 11:34
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