Covid a Eboli, infetti a Santa Cecilia:
il virus irrompe in campagna elettorale

Covid a Eboli, infetti a Santa Cecilia: il virus irrompe in campagna elettorale

di Laura Naimoli
Trema la politica ebolitana: positivo al covid-19 il fratello di un candidato consigliere in una delle liste a sostegno del sindaco uscente, Massimo Cariello. La Asl, attraverso l'Unità Specializzata di Continuità Assistenziale (Usca) sta risalendo alla catena dei contatti. Come annunciato dallo stesso Cariello nella comunicazione ufficiale di ieri sera, «proseguono il lavoro di indagine e, con l'Istituto Zooprofilattico, stanno analizzando una quantità importante di tamponi». La notizia dell'avvenuto contagio si è diffusa in poche ore. L'epicentro è un noto studio professionale nel cuore di Santa Cecilia. Oltre al fratello del candidato è risultato positivo anche un tecnico dello stesso studio. Sempre a Santa Cecilia, sono risultate positive anche due farmaciste. Pare che i professionisti siano asintomatici. La preoccupazione ora è tanta soprattutto tra i politici, impegnati nella campagna elettorale e si sa che tra comizi, cene, aperitivi e caffè, l'entusiasmo sfugge di mano facendo dimenticare che l'emergenza non è finita. Ieri una quantità importante di politici si è presenta presso il Drive Through, un punto organizzato nelle vicinanze del poliambulatorio dell'Asl del rione Pescara in cui è possibile eseguire i tamponi senza scendere dall'auto.
 

Voci hanno iniziato a raccontare che fosse positivo lo stesso candidato che però ha prontamente smentito rendendo pubblico l'esito del suo tampone negativo. «Volevo comunicare - scrive Pasquale Infante, consigliere Pd uscente - a tutti gli amici che il mio tampone è negativo». Siccome è stato l'unico politico a pubblicare in modo trasparente il documento personale dell'Asl, è subito venuto da pensare che il positivo fosse proprio il fratello di Pasquale Infante. Così, visto che domandare è lecito, gli è stato chiesto se fosse suo fratello il soggetto positivo. Per tutta risposta, però, Infante ha cancellato il post. Preoccupato per l'incresciosa situazione, appare Donato Santimone, candidato sindaco e diretto competitor di Cariello, che scrive: «Noi non vogliamo avere paura, ma questa superficialità non ci appartiene. La Asl in questi mesi, sta compiendo un lavoro al limite delle possibilità umane. Nel laboratorio dell'ospedale di Eboli c'è solo una dottoressa che da mesi sta processando in media 600 tamponi al giorno. La nostra coalizione è pronta a rivedere e rimodulare le iniziative che abbiamo già programmato per la campagna elettorale. Chiediamo a Cariello e De Luca di potenziare il personale medico dell'ospedale e dell'Asl e che venga istituito ad horas un presidio di emergenza nelle zone periferiche».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Settembre 2020, 11:00
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