Lo sfregio dei salta-fila in una città fuori controllo

Lo sfregio dei salta-fila in una città fuori controllo

di Paolo Graldi
Accade che foto di cronaca, scatti rubati di vita cittadina, fissino e racchiudano in un istante un intero mondo, ce lo descrivono nei dettagli, emozioni comprese. E magari fanno scandalo perché ripropongono, come un mantra, i vizi, le storture, le deviazioni inguaribili di comportamenti di piena e tollerata illegalità. 

È il caso dell’immagine dei salta-fila, faccendieri che infestano tutt’intorno il Colosseo offrendo ai turisti la scorciatoia di un ingresso veloce al monumento più famoso al mondo. Lasciati prosperare nei luoghi d’elezione questi personaggi hanno finito per essere vissuti come autentici disturbatori, spacciatori di biglietti a caro prezzo e, con molte timidezze, i vigili urbani hanno cercato di limitarne le incursioni. Subito, documentato su queste colonne, si è trovato il rimedio che aggira i divieti: una trasmigrazione in altri luoghi celebri della città, punti di raccolta dei turisti, come il Pantheon o piazza di Spagna o Fontana di Trevi.

Rieccoli al lavoro, beatamente, questi signori che contribuiscono, insieme ai falsi centurioni e al circo di altri molestatori, a fornire l’immagine di una Capitale fuori controllo. Non si comprende come mai sia tanto facile documentare la pervasività di un fenomeno di disdoro ambientale che sembra senza rimedi, mentre le autorità, sotto il cui sguardo avviene la sfida, non s’accorgono di nulla. Anche per loro lasciar correre è una scorciatoia, un modo per saltare la fila dei regolamenti. Ecce Roma.
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Febbraio 2020, 00:05
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