Strade killer a Roma: morti in poche ore un 26enne in moto e un 55enne autista di tir

Da via Appia al Gra, ancora sangue sulle strade

Strade killer: morti in poche ore un 26enne in moto e un 55enne autista di tir

di Luigi Biagi e Tiziano Pompili

Una notte tragica quella tra martedì e ieri con due cittadini dei Castelli Romani che hanno perso la vita in altrettanti terribili incidenti: sulla via Appia Nuova, in un tratto del territorio comunale di Castel Gandolfo, si è spezzata la vita di un 26enne di Marino che con il suo scooter si è scontrato con una Jeep, mentre sul grande raccordo anulare (tra la via Casilina e la via Prenestina, al chilometro 35 della carreggiata esterna) lo stesso destino è toccato a un 55enne autista di un tir che viveva a Lanuvio e che col mezzo si è schiantato su un pilone in cemento. La prima tragedia è avvenuta attorno alle prime ore della sera, sul tratto di via Appia Nuova tra il chilometro 22 e il chilometro 23, in prossimità del cimitero di Castel Gandolfo. Il 26enne (che abitava coi genitori in zona Due Santi, vicino al luogo dell'incidente) era alla guida del suo scooter Sh e si stava dirigendo verso Albano in un tratto in salita.

Roma, paura sul Gra: scontro tra due auto, donna sbalzata dal finestrino

Gli ubriachi al volante che restano impuniti. «Mancano gli etilometri»


LE CAUSE
Per cause ancora da accertare, il giovane ha perso il controllo della moto ed è scivolato sulla strada col corpo finendo addosso ad una Jeep Renegade guidata da un 30enne di Marino che procedeva in senso opposto. Lo schianto è stato terrificante e il 26enne motociclista è morto sul colpo. L'autista della Jeep ha subito chiamato i soccorsi: sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118 di Albano che non hanno potuto far altro che constatare la morte dello sfortunato giovane marinese. Sotto shock e contuso leggermente l'autista, dimesso ieri mattina dall'ospedale dei Castelli dove era stato ricoverato in un primo momento. Sul luogo dell'incidente per i rilievi sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile di Castel Gandolfo che hanno deciso la chiusura del tratto di strada fino alla mezzanotte circa, quando sono stati rimossi i mezzi.

La salma del 26enne è stata trasportata al policlinico di Tor Vergata su disposizione del magistrato della procura della Repubblica di Velletri per l'autopsia e per capire le condizioni psicofisiche del ragazzo al momento dell'incidente. La notte scorsa ha portato una notizia tragica anche per Lanuvio.

 


IL LUTTO
Ieri la cittadina dei Castelli Romani si è svegliata nel lutto. Verso le 4 del mattino, infatti, sul grande raccordo anulare di Roma un lanuvino si è schiantato con un tir, perdendo la vita. Si tratta di Nicola Iadanza, 55 anni, operaio di una ditta di Aprilia. Nicola abitava nella frazione di Campoleone, aveva moglie e figli ed era conosciuto per il carattere gioviale e scherzoso. Ieri, prima dell'alba, è finito contro un pilone di cemento armato di un cavalcavia del grande raccordo anulare di Roma. Era alla guida di un tir carico di bottiglie di vetro, che avrebbe dovuto consegnare nella Capitale e in altre zone del centro Italia. Da molti anni faceva quel lavoro per una ditta di Aprilia ed era un autista esperto, per questo si pensa che quanto è avvenuto si possa addebitare a un malore o a un colpo di sonno del lanuvino. All'altezza del chilometro trentacinque del Gra, tra la via Prenestina e la Casilina, in corsia esterna, il grosso camion ha sbandato ed è finito contro il sostegno del cavalcavia, senza che il guardrail abbia potuto fare alcunché per evitare lo scontro. Il rimorchio ha perso il carico di bottiglie, sparse sulle carreggiate. La cabina si è deformata, distrutta e quasi accartocciata. Il cinquantacinquenne è morto sul colpo, incastrato tra le lamiere, all'interno dell'abitacolo del tir. Per tirarlo fuori sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Roma con diversi automezzi e un carro fiamma. Intanto, per diverse ore, gli agenti della polizia stradale di Albano hanno chiuso la strada dal momento dell'incidente fino alle 11, giusto il tempo necessario a fare i rilievi dell'incidente e rimuovere l'automezzo dal personale e dai macchinari dell'Anas, dei vigili del fuoco e dell'Aci.
 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Dicembre 2022, 07:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA