Green Pass? Alle feste in spiaggia non chiedono neanche il nome (ma dovrebbero farlo)

Green Pass? Alle feste in spiaggia non chiedono neanche il nome (ma dovrebbero farlo)

Nome, cognome, numero di telefono, email. Ricordate quando avere un registro clienti era fondamentale per consentire i tracciamenti (ancora fondamentali) dei positivi da Covid? Ecco oggi che si discute addirittura di green pass obbligatorio per bar e ristoranti, neanche questi dati elementari vengono più chiesti nelle centinaia di “cene all’aperto” (così le chiamano) sparse per il litorale romano, che poi altro non sono che vere e proprie discoteche sulla spiaggia. Tolte le mascherine all’aperto, tornata l’Italia in bianco, nessuno infatti rispetta più le norme che hanno contenuto l’epidemia. Eppure molte sono ancora in vigore. E sono le stesse che servirebbero per frenare la variante Delta che sta spopolando tra i giovani ed evitare nuove restrizioni.

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Da Maccarese a Fregene a Ostia, sui social circolano decine di inviti: beach flower, summer sunset, beach party.

E il copione è sempre lo stesso: divanetti e baldacchini sulla sabbia, il deejay che mette musica dalla consolle e centinaia di ragazzi che ballano sotto la luna. Non tutti ancora sono vaccinati e intanto i contagi salgono. Con il rischio che l’estate, quest’anno, finisca prima per tutti.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Luglio 2021, 08:36
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