Distanze e doppia mascherina e il volo passa senza stress

Distanze e doppia mascherina e il volo passa senza stress

di Mauro Evangelisti
Doppia mascherina: una copre naso e bocca per prevenire la trasmissione del coronavirus, l’altra gli occhi perché in aereo con la luce non riesci a dormire. Sì, è il giorno del ritorno in aeroporto. All’ingresso del terminal 3 di Fiumicino il primo termoscanner. Dentro, non tutto è come prima: ci sono alcuni operatori di Adr che vagano con uno strano casco fantascientifico con il quale misurano, di nuovo, la temperatura dei passeggeri; c’è un filo di malinconia: dove rimbalzavano migliaia di persone vocianti, eccitate e inseguite dai trolley, oggi ci sono pochi viaggiatori-pionieri esitanti e silenziosi.

Niente check-in, carta d’imbarco elettronica sullo smartphone, ma il controllo dei bagagli è necessario, ormai è tutto rapido, i passeggeri sono pochi. Distanze rispettate e mascherine. Al gate capisci che il volo per Palermo è pieno, ma con i limiti previsti dalle nuove regole: nella fila da 3 il posto in mezzo resta vuoto e non è esattamente un disagio. Imbarco un po’ caotico perché noi italiani la procedura che prevede di restare seduti in attesa proprio non la digeriamo; fatichi a esibire smartphone e documento, sei fuori allenamento, poi però tutto va liscio e con la capacità ridotta dell’aereo non c’è il rischio di trovare la famigerata cappelliera piena. Il volo è breve e dormi, merito della seconda mascherina.

Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Giugno 2020, 00:05
© RIPRODUZIONE RISERVATA