In attesa che Raggi liberi lo studio vista Fori - mancano poche ore - nel comitato elettorale di Portonaccio sta prendendo corpo il «piano di pulizia straordinaria» annunciato da Gualtieri in campagna elettorale. È una strategia che poggia su 3 pilastri. Il primo: per velocizzare la raccolta lumaca, la nuova amministrazione punta a creare 4-5 nuovi siti di «trasbordo», spiazzi dove i camion più piccoli riversano il pattume, che viene caricato su altri mezzi più grandi diretti verso discariche e impianti di trattamento. C’è l’idea di sfruttare le piazzole dismesse dall’Anas, a ridosso del Raccordo anulare, secondo lo schema abbozzato dall’ex presidente di Ama, Luisa Melara, nominata da Raggi e dimissionaria dopo neanche 5 mesi. Melara, avvocato-manager, è molto apprezzata dal neo-sindaco.
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Il piano per pulire la città
Con i nuovi siti, dislocati sui 4 quadranti della città, i mezzi della raccolta accorcerebbero i tragitti, avrebbero un posto dove scaricare temporaneamente l’immondizia, evitando che si ammassi sui marciapiedi, e potrebbero aumentare i “giri” nelle strade. Il secondo pilastro, è una manovra economica da 30-40 milioni di euro: liquidità da versare nel serbatoio dell’Ama, per rafforzare la raccolta. Come? Con turni straordinari per spazzini e netturbini, incentivi per cambi di mansione del personale non operativo, interventi sulla logistica degli impianti, vecchi e nuovi. Mosse che deciderà il nuovo management: l’amministratore unico, Stefano Zaghis, scelto da Raggi, è in uscita, si dimetterà.
La direzione - almeno della parte operativa - dovrebbe essere affidata a Maurizio Pucci, storico manager Ama, ex assessore ai Lavori pubblici di Marino e prima ancora responsabile dei cantieri del Giubileo del 2000 con Rutelli.
GLI SBOCCHI
C’è poi il tema discariche, vero collo di bottiglia che ingolfa il sistema dei rifiuti di Roma. Nell’immediato, il Campidoglio a trazione dem vuole firmare contratti con altri impianti, probabilmente fuori regione, per garantire sbocchi extra all’immondizia prodotta in città. Partirà subito però la ricerca delle zone adatte alle 2 nuove «discariche di servizio temporanee» per la Capitale, da aprire con un iter rapido, entro un anno. Gualtieri potrà contare sulla collaborazione dell’amico Zingareetti in Regione, anche perché nel frattempo sembra definitivamente sfumata l’idea del commissariamento da parte della Pisana: non essendoci più un sindaco «inadempiente», non avrebbe senso. Tra i primi atti di Gualtieri, ci sarà un vertice col governatore. E lì è probabile che si parli anche del “piano cinghiali”: il primo cittadino ipotizza una strategia di contenimento, anche attraverso l’abbattimento degli ungulati.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Ottobre 2021, 00:21
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