Roma, Gualtieri vuole i tecnici: almeno 3 in giunta. Scozzese per il bilancio

Parte la trattativa con i partiti: per i conti l'ex amministratore del debito della Capitale

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di Lorenzo De Cicco

Primo giorno da sindaco eletto, primo surf tra le correnti del Pd. «Roberto, guardati le spalle!», gli gridano infatti al Tiburtino III, durante la visita a un centro anziani, al debutto da primo cittadino (anche se manca la proclamazione ufficiale, arriverà domani o venerdì). Gualtieri però non si scompone, sorride. Conosce bene le fluttuazioni del suo partito. La vittoria col 60% dei voti gli permette di avere mani libere su tutte le nomine, ma non cerca strappi, al suo predecessore Marino, del resto, non portò bene. La trattativa con i partiti dunque è iniziata, trapelano i primi nomi. Il neo-sindaco vuole almeno 3 tecnici in giunta: per la delega al Bilancio, la più pesante, circola il nome di Silvia Scozzese, ex commissario del maxi-debito comunale, consigliere della Corte dei conti, e assessore proprio di Marino per un anno. Se i Trasporti, altra poltrona chiave, andranno a un politico, è in pole Eugenio Patanè, presidente Pd della Commissione Mobilità alla Regione. Ma c'è chi vorrebbe un tecnico. Poi c'è l'Urbanistica, per cui avanza il nome di Laura Ricci della Sapienza. In ogni caso, la delega non sarà affidata a politici. Per la Cultura, in una riunione riservata si è parlato di Giovanna Melandri, la presidente del Maxxi che ieri assicurava: «Il mio posto è qui». Poi aggiungeva: «Il sindaco ha passato la sua domenica elettorale, quindi anche di riposo, in questo museo...».

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Si vedrà: un'alternativa potrebbe essere Albino Ruberti, ex presidente di Zetema, oggi capo di gabinetto di Zingaretti in Regione, indicato però proprio per questa posizione al Comune. Nel Pd, la zingarettiana Sabrina Alfonsi dovrebbe avere il Verde o la Scuola; è in lizza un altro zingarettiano, l'ex capogruppo Giulio Pelonzi.

Per la Sinistra, potrebbe avere un ruolo Imma Battaglia, imprenditrice, ideatrice del Gay Village, compagna di Eva Grimaldi; o Andrea Catarci, ex minisindaco della Garbatella. Il coordinatore della lista civica di Gualtieri, Alessandro Onorato, è in pole per Turismo, Sport e Grandi eventi. Anche la vice-sindaca dovrebbe essere un'esterna ai partiti: si parla di Francesca Bria, oggi nel Cda Rai, prima assessora a Barcellona. Per la presidenza dell'Aula, sarà sfida a 3 tra Maurizio Veloccia, Andrea Alemanni e Svetlana Celli. Non andrà all'opposizione, ma Raggi potrebbe avere un ruolo nel comitato dell'Expo.

Cambierà la governance di Ama: via l'au Stefano Zaghis, a rimpiazzarlo potrebbe essere Andrea Razzini, dg della multiservizi di Venezia, o Luisa Melara, per pochi mesi al timone della partecipata romana, prima di scornarsi con Raggi. A coordinare il piano di pulizia straordinaria, potrebbe essere Maurizio Pucci, responsabile dei cantieri del Giubileo del 2000. A proposito di rifiuti: si allontana il commissariamento che la Regione aveva minacciato per Raggi, contraria alle discariche in città. Con un sindaco non più «inadempiente», non avrebbe senso.

Non solo nomine: Gualtieri ha nel cassetto 23 delibere in 100 giorni soltanto per la mobilità. Tra nuovi tram e un aumento delle strisce blu: +25% di parcheggi, passerebbero dai 70mila attuali a circa 90mila, per disincentivare l'utilizzo dell'auto e spingere il trasporto pubblico, da rafforzare con nuovi bus. Sarà ritoccato poi il costo dei ticket (oggi è 1 euro l'ora), per far sì che nelle zone più centrali si paghi di più.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Ottobre 2021, 17:31
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