Roma, abiti imbevuti con la cocaina liquida: l’ultimo trucco dei pusher a Fiumicino

La scoperta dei cani della Guardia di Finanza

Abiti imbevuti con la cocaina liquida: l’ultimo trucco dei pusher a Fiumicino, presa una brasiliana

di Valeria Di Corrado

All'apparenza poteva sembrare una normale valigia, con il guardaroba necessario per un viaggio oltreoceano: pantaloni, slip, calzini, magliette e camicie. Invece il fiuto infallibile dei cani della Guardia di Finanza ha scoperto che quel trolley era un cavallo di Troia, carico di droga. Ben diciotto chili di cocaina liquida, in cui erano stati imbevuti i capi di abbigliamento, poi essiccati. A portare la valigia, la brasiliana di 30 anni Suellen Pereira Dos Santos, arrivata all'aeroporto di Fiumicino dal Brasile con un volo Ita Airways il 24 gennaio scorso.
IL CONTENUTO
La giovane è stata arrestata con l'accusa di essere un corriere della droga. Il destinatario del carico da 18 chili di cocaina, a cui doveva essere recapitata la valigia, era un suo coetaneo del Paraguay, Victor Hugo Gimenez Rosas, che alloggiava nella camera 123 dell'Hotel Mercure di Leonardo Da Vinci Airport, dove poi è stato arrestato.

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Dal verbale di perquisizione e sequestro del gruppo Guardia di Finanza di Fiumicino del 27 gennaio scorso, è emerso che erano «impregnati di sostanza stupefacente, complessivamente quantificata in 18 chili lordi circa», i tessuti e le fibre di 4 giubbotti da uomo, 23 t-shirt, 4 canottiere da uomo, 5 slip da uomo, 3 pantaloni corti e 5 pantaloni lunghi sempre da uomo, 8 paia di calze da tennis, una felpa, due camicie da notte da donna e 2 asciugamani. Tutti capi d'abbigliamento che, «sottoposti a esame speditivo narcotest, forniva reazione cromatica positiva alla cocaina».
Forse a insospettire i finanzieri è stato, oltre al fiuto dei cani, il fatto che quasi l'intero guardaroba portato in valigia dalla brasiliana fosse da uomo.

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LA DIFESA
Ora i due giovani sudamericani sono indagati dalla Procura di Roma per narcotraffico internazionale. Anche se Suellen Pereira Dos Santos - stando a quanto riferito dal suo difensore - ha contribuito alle indagini per far scoprire e arrestare Victor Hugo Gimenez Rosas, destinatario della spedizione. Aveva una camera di hotel prenotata a suo nome per la notte del 27 gennaio scorso.
«La giovane donna merita ogni protezione - commenta l'avvocato Alexandro Maria Tirelli, difensore della brasiliana - Inoltre parrebbe essere anche in stato interessante. Mi auguro che possa uscire presto di galera. È meritevole di tutte le tutele necessarie e potrebbe contribuire a far luce sul narcotraffico».
Non è la prima volta che vengono pizzicati corrieri di questo tipo. A marzo del 2019 le Fiamme gialle di Fiumicino avevano sorpreso un'anziana signora, proveniente da Lima e residente a Perugia, che all'interno del suo bagaglio trasportava vestiti imbevuti di cocaina, per un totale di 3 chili di sostanza stupefacente. Ad allertare i finanzieri era stata l'eccessiva rigidità degli abiti.
 


Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Febbraio 2023, 10:22
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