Maltempo Roma, la «tempesta perfetta» a Ostia: chiuse le scuole e barricate sulla costa

A Fregene, scogli e sacchetti di sabbia per fermare l’avanzata del mare

Maltempo Roma, la tempesta perfetta a Ostia: chiuse le scuole e barricate sulla costa

di Fabrizio Monaco e Mirko Polisano

La tempesta perfetta. È stata ribattezzata «Santa Cecilia», il nome del santo del giorno, e arriverà oggi sulle coste del litorale romano. Scuole chiuse nel X Municipio e operatori che alzano le barricate contro le mareggiate. Forti temporali, nubifragi e soprattutto burrasca e mareggiate. È stato di allerta sul litorale romano: da Fregene a Ostia, dove nella serata di ieri il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha firmato un'ordinanza con la quale sospende le attività didattiche di tutte le scuole di ogni ordine e grado del X Municipio. «Ciclogenesi esplosiva con venti ciclonici intensi», l'hanno descritta i meteorologi. Il picco è atteso per le 10, fino alle 22. Ci sarà da ballare in riva al mare: allerta massima all'Idroscalo e una spallata alle strutture balneari già compromesse. A Fregene, i balneari corrono ai ripari: «Se le previsioni sono azzeccate sarà un colpo durissimo per le nostre coste spiega Luca Pacitto, gestore del Point Break di Fregene si parte da un'alta marea di novantacinque centimetri alla quale vanno sommate onde alte tre metri, parliamo di vento di libeccio da 40-45 nodi. Ondate di quattro metri di altezza contro una spiaggia già al collasso, sarà una mazzata tremenda». A Fregene da giorni si cerca di correre ai ripari ma la lotta è sempre quella, Davide contro Golia. Il Point Break ha un lato del capanno del ristorante a rischio, è il meno protetto dagli scogli, se il mare sfonda lì viene giù tutto. Il più esposto è lo stabilimento La Nave, anche qui sono stati messi altri blocchi a protezione delle cabine ormai devastate. Il problema è il ristorante circondato dal mare, se arriveranno quattro metri di onda c'è il rischio che Santa Cecilia butti giù tutto.

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I TIMORI
«Dire che siamo preoccupati è riduttivo dichiara Cristiano Sequi, uno dei fratelli che gestiscono lo storico stabilimento dalla fine dell'estate abbiamo avuto danni enormi, sono crollati tutti i gruppi di cabine su entrambi i lati della spiaggia. Mettendo continuamente scogli siamo riusciti a contenere in parte l'avanzata. Ma questa volta se la mareggiata sarà previsto non abbiamo difese, potrebbe crollare tutto». Quasi centro chilometri orari di vento di libeccio, c'è veramente da avere paura. «Anche noi abbiamo cercato di mettere scogli e di alzare le difese aggiunge Emiliano Pistola gestore della Vela c'è ben poco da fare, nei giorni scorsi con quel poco di scirocco il mare si è mangiato quasi tutta la spiaggia. È rimasto solo qualche metro davanti al ristorante, sembra un fortino assediato dal nemico. Sono decisamente pessimista, crollerà giù tutto e dovremo ricominciare da capo». Anche se per ricominciare servirebbe un punto di partenza, invece si cammina sulle sabbie mobili perché la linea di costa è avanzata ancora e non solo a Fregene sud. Visto dall'alto della terrazza della Nave l'arenile è scomparso ovunque nel centro balneare e per decine di metri, gli scogli di protezione hanno cominciato a comparire davanti a stabilimenti dove l'erosione sembrava lontana. Un brutto risveglio per tutti con la speranza che si chiama barriera soffolta, l'opera di contenimento dell'avanzata del mare che sta per partire. «Il cantiere dovrebbe già aprirsi entro il fine settimana dichiara il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca cercheremo di partire dagli stabilimenti più esposti». Sperando che Santa Cecilia non faccia danni irreversibili.
 

 

Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Novembre 2022, 08:12
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