Roma, ztl aperta, è scontro nel M5S: «Così perdiamo credibilità»

Roma, ztl aperta, è scontro nel M5S: «Così perdiamo credibilità»

di Lorenzo De Cicco
La scelta di tenere i varchi della Ztl spenti fino al 30 agosto? «Si procede a caso, accontentando oggi uno e domani l'altro, anche se questi stridono fortemente tra loro. E alla fine per accontentare tutti non accontenti nessuno, e anzi ti metti contro tutti, perché non puoi fare sempre di tutto un po'. E perdi quella cosa che è fondamentale nella vita ancora prima che in politica, coerenza e credibilità». Lo sfogo, annotato su Facebook venerdì poco prima di mezzanotte, non è di un consigliere comunale qualunque. Non solo è un eletto 5 Stelle, ma è anche un big del Movimento romano, uno dei 4 reduci grillini della passata consiliatura (all'opposizione di Marino con Raggi, Frongia e De Vito), presidente della Commissione comunale Trasporti e marito, peraltro, di un'assessora di Raggi, Veronica Mammì. Enrico Stefàno, tifoso delle due ruote e della mobilità green, non ha preso bene la decisione della sindaca di prolungare lo stop alla Ztl per tutta l'estate, mossa caldeggiata da quasi tutte le organizzazioni dei commercianti, per provare a rianimare un comparto particolarmente funestato, come tanti altri, dalla crisi Covid. Sul tema in Campidoglio è andato in scena uno scontro particolarmente ruvido, rimasto fin qui sotto traccia.
Da una parte Stefàno e l'assessore ai Trasporti Pietro Calabrese; dall'altro l'assessore allo Sviluppo, Carlo Cafarotti e il presidente della Commissione Commercio, Andrea Coia. Alla fine ha prevalso il secondo fronte. «Stefàno e Calabrese - dicono nell'entourage della sindaca - avevano già ottenuto la riattivazione delle strisce blu, che pure ha provocato tante polemiche...». Ma evidentemente non è bastato, al consigliere grillino, che dopo la bagarre nelle discussioni interne, ha riversato il suo malumore sui social. Bollando come incoerente la mossa della sindaca, soprattutto, ha scritto Stefàno, dopo avere realizzato le nuove ciclabili e promosso i monopattini in sharing. «Aprire la Ztl non serve a nulla, se non a creare traffico a monte e a penalizzare il trasporto pubblico», è convinto il capo della commissione Mobilità. Che segna nella maggioranza stellata l'ennesimo strappo.
Dopo le bizze sul piano rifiuti, sugli sgomberi, perfino sulla rimozione dei sampietrini. E mentre qualcuno, come l'assessore allo Sport, Daniele Frongia, prova a traslocare lontano dal Campidoglio (si è candidato alla guida della partecipata statale Coninet), altri, anche nelle chat interne, pronosticano un ultimo anno di mandato più difficile del previsto.

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Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Maggio 2020, 11:57
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