Zona rossa Lazio, i ristoratori sono disperati: «Siamo in ginocchio»

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di Camilla Mozzetti

L’ultima parola arriverà oggi ma la strada sembra essere già segnata: da lunedì il Lazio entra in zona rossa per almeno due settimane e non si esclude che il provvedimento venga poi esteso anche al weekend di Pasqua. Ciò significa che chiuderanno ristoranti, bar (consentito l’asporto e le consegne a domicilio), parrucchieri, barbieri, estetiste, musei, negozi al dettaglio, fatta esclusione delle attività commerciali di prima necessità, come alimentari, tabaccai, edicole, farmacie e para-farmacie, lavanderie e servizi di pompe funebri. Stop anche alle scuole, di ogni ordine e grado. Le categorie della ristorazione e quelle legate al commercio parlano di un «disastro senza fine».

Lazio zona rossa, da lunedì tutte le scuole in Dad. Parrucchieri e barbieri chiusi, ma si può andare nelle seconde case

I CONTAGI
Ma i contagi sono in aumento: 1.800 casi di ieri di cui 841 solo nella Capitale. L’indice Rt - tra i parametri che fungono da ago della bilancia nella classificazione delle zone - è arrivato a 1.3: «La zona rossa è possibile - spiega l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato - per il superamento del valore 1.25 anche se l’incidenza è sotto soglia e anche i tassi di occupazione dei posti letto (delle terapie intensive ndr) sono entro i limiti di allerta». 

I DANNI 
«Anche quest’anno è segnato - commenta il numero uno della Fipe Confcommercio Sergio Paolantoni - torniamo indietro come nel gioco dell’oca e ci troviamo nelle stesse condizioni di un anno fa, perché dire zona rossa equivale a parlare di lockdown». La categoria - che si sente tra le più penalizzate dalla pandemia - ha già visto «chiudere mille imprese legate alla ristorazione - prosegue Paolantoni - ora rischiano di chiudere altre 2-3 mila aziende, l’equivalente del 15% del settore romano».

Obtorto collo prendono atto della situazione: «Ci auguriamo almeno che questo ennesimo sacrifico venga compensato da un aumento delle vaccinazioni», conclude il presidente della Fipe. «Le perdite saranno devastanti - aggiunge il presidente della Fiepet Confesercenti Claudio Pica - chiediamo che vengano erogati altri ristori da parte non solo del Governo: per le attività di Roma servirebbero almeno 300 milioni di euro». La zona rossa ricadrà anche sulle altre attività commerciali: «Speriamo che almeno dopo vengano garantite due condizioni - commenta Romolo Guasco, direttore della Confcommercio - ristori certi, e non solo indennizzi, e un abbassamento delle imposte locali, come chiesto dalla sindaca all’esecutivo per la Tari». 

 

Nella Capitale e in provincia ci sono circa 200 mila attività «Di queste dal 2020 ai primi mesi del 2021 ben 16 mila - conclude Guasco - hanno chiuso e le perdite in termini di fatturati per i prossimi giorni di stop equivarranno a 500 milioni». Di fatto resta quest’ultimo weekend che tuttavia sarà scandito dal maltempo e dalla domenica ecologica che bloccherà tutti i veicoli nella Ztl fascia verde dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Allo scattare della zona rossa, invece, potrebbero tornare ad aprirsi i varchi della Ztl del centro storico. Sempre che il Campidoglio mantenga la linea presa in passato: movimenti liberi in presenza della zona rossa. 
 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Marzo 2021, 08:37
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