Roma, violentata e segregata in un garage: arrestato l’ex

La donna, peruviana, è stata massacrata di botte ma ha avuto la forza di denunciare

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di Marco De Risi

Uno spietato aguzzino. Lui, un romano che fino a poco tempo fa aveva convissuto con la donna, all’amore, all’affetto ha bruscamente sostituito l’odio e la violenza. E così l’uomo, dopo il temine della loro relazione, ha aspettato che la sua ex compagna venisse a riprendere effetti personali, per sequestrarla nel garage che si trova nel quartiere di Ottavia. La donna, una peruviana, ha cercato di fuggire ma lui ha chiuso la porta a chiave e poi l’ha brutalmente picchiata e violentata senza un briciolo di pietà.

 

RAPPORTO BURRASCOSO

Sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di San Pietro ad arrestare l’uomo di 59 anni, che deve rispondere di accuse pesantissime: sequestro di persona e lesioni gravi finalizzate alla violenza sessuale. A rimanere vittima del suo ex è stata una donna peruviana che porta ancora oggi i segni della violenza subita. Le accuse mettono in evidenza che l’uomo ha picchiato la donna perché lei si rifiutava di avere un rapporto sessuale con lui e l’ha picchiata a sangue proprio per abusare di lei. L’aggressione si è verificata l’8 novembre, quando la donna ha chiesto il permesso all’ex di tornare a casa e prendere le sue cose.

Del resto la relazione era finita da poco anche se era stata sempre burrascosa e più volte l’uomo aveva messo le mani addosso alla convivente. Questa volta lei si è fidata. Ha voluto credere che lui sarebbe stato calmo come a volte lo era stato. Del resto era questione di pochi minuti il tempo di prendere un po’ di effetti personali. Lui in un primo momento le ha aperto la porta di casa ed è sembrato tranquillo.

Lei è entrata e dopo un po’ ha iniziato a tremare: infatti si è accorta che l’ex era ubriaco e, per esperienza personale, sapeva che quando era sbronzo diventava anche violento. La vittima, perciò, ha cercato in ogni modo di non farlo irritare. È rimasta anche meno del dovuto proprio per non rischiare di subire percosse, ma ormai era troppo tardi.

LA TRAPPOLA

Lei si trovava nel garage e quando ha aperto la porta per uscire, s’è sentita tirata per i capelli dal suo ex che l’ha afferrata per i fianchi e ha dato le mandate alla porta del box. Lei ha provato a gridare ma la casa si trova in una zona isolata e nessuno poteva sentire le sue grida. Poi, è andato in onda un film dell’orrore. Lei si è opposta ai voleri dell’ex ma quest’ultimo l’ha massacrata di botte per poi abusarne. Alla fine l’ha lasciata andare. Il violentatore era convinto che, come già altre volte era accaduto, quella violenza avrebbe schiacciato la volontà della peruviana che sarebbe rimasta in silenzio anche dopo la violenza subita. Ma questa volta la donna non si è lasciata intimorire.

Ha capito che non c’era altro tempo da perdere per bloccare questa situazione da cui non sarebbe uscita altrimenti. Del resto il violentatore ha vari precedenti penali. Ecco che la peruviana si è presentata al pronto soccorso del Santo Spirito e, questa volta, quando i dottori gli hanno chiesto cosa gli fosse capitato, non ha detto che era caduta da sola ma la verità: era stata stuprata dal suo ex. La donna ha avuto una prognosi molto alta: più di 30 giorni per ecchimosi e lividi in varie parti del corpo e poi è stata riscontrata la violenza sessuale. I carabinieri sono intervenuti e hanno arrestato il violento che è stato subito trasferito nel carcere di Napoli. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Novembre 2021, 09:15
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