La nuova fornitura di vaccini anti-Covid da Pfizer ha subito un taglio del 30 per cento. La gran parte delle nuove dosi è arrivata ieri, la fornitura si completerà oggi. In attesa di ulteriori partite, però, la Regione ha rimodulato il piano vaccinale per gli over 80. I medici di base, intanto, chiedono «criteri condivisi, validati e trasparenti» per potere decidere, qualora ve ne fosse bisogno, chi e perché dovrà farlo per primo. «Dobbiamo avere tutti gli strumenti che ci permettano di essere i più obiettivi ed efficaci possibile nella individuazione di chi immunizzare con precedenza», afferma Pier Luigi Bartoletti a capo dei medici di medicina generale capitolini. Ieri e domenica sono proseguiti i vaccini e i “richiami” allo Spallanzani. Tra i testimonial la prima in assoluto, l’infermiera Claudia Alivernini e Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz.
Vaccino Lazio, le Asl ai medici: «Vaccinate solo gli over 80 gravi»
LE INDICAZIONI
Gli ultraottantenni nel Lazio sono 470mila. Ora, dopo la prima fase di sperimentazione effettuata allo Spallanzani e al Campus Bio-Medico, da lunedì 25 potranno prenotare il proprio vaccino sul sito SaluteLazio.it (PrenotaVaccinoCovid): basta solo il codice fiscale. «Si potrà scegliere uno dei 100 punti di somministrazione diffusi sul territorio e in automatico con la prima prenotazione del vaccino si prenota anche la seconda», fanno sapere dall’assessorato alla Salute. Le prenotazioni potranno esser fatte per il periodo che va dal 1° di febbraio al 31 di marzo. L’accesso ai punti vaccinali avverrà solo con il codice di prenotazione, per cui è inutile andare di persona. E chi non ha modo di connettersi alla rete? Non tutti gli anziani sono in grado. L’alternativa è chiedere il vaccino al proprio dottore. In questo caso la prenotazione sarà gestita direttamente dal medico e la somministrazione avverrà nel suo studio. Sabato si è svolto un webinar formativo con il dottor Roberto Ieraci, il referente della campagna vaccinale dell’Unità di Crisi, al quale hanno partecipato oltre 1.400 medici di base. Segno di una adesione ampia, e la stragrande maggioranza dei medici si è già vaccinata a sua volta. Anche se in molti aspettano istruzioni più precise e c’è chi avanza dubbi.
«Abbiamo un superlavoro - dice la dottoressa Isabella Avolio, che cura 1500 pazienti nel primo distretto- soprattutto chi ha più assistiti da gestire avrà difficoltà.
I TEMPI
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Gennaio 2021, 11:57
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