Roma, compra un'Audi sul web: ma l'autosalone non esiste

A processo un finto venditore. L'annuncio promettente pubblicato sulla piattaforma di Autoscout24, sito di rivendita ampiamente utilizzato in tutta Europa

Compra Audi sul web ma l'autosalone non esiste e il finto venditore aveva già incassato l'acconto

di Erika Chilelli

Vuole comprare una macchina nuova e si rivolge alla piattaforma online di Autoscout24. Versa un acconto di 6mila euro ad una concessionaria di Roma, ma in realtà l'auto non esiste e neanche la concessionaria. L'uomo con il quale aveva preso accordi, Vincenzo F., 62enne, ha orchestrato tutto. Il procedimento penale contro di lui, per truffa, è in corso presso il Tribunale di Roma in composizione monocratica. La prossima udienza sarà il 19 ottobre.

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I FATTI
I fatti risalgono al 2016. Un cittadino belga, ora 56enne, vuole comprare un'automobile nuova e, navigando online, si imbatte in un annuncio promettente pubblicato sulla piattaforma di Autoscout24, sito di rivendita ampiamente utilizzato in tutta Europa. Un concessionario di Roma ha messo in vendita, alla cifra di 11.500 euro, la macchina dei suoi sogni: un'Audi rs4 del 2001. L'uomo non perde tempo e contatta la persona che ha inserito l'inserzione per chiedere ulteriori informazioni e fermare la vettura. Si tratta di Vincenzo F., che sostiene di essere il titolare dell'autosalone ed intrattiene con lui un lungo scambio di messaggi per rassicurarlo riguardo alle ottime condizioni dell'auto e avvisarlo che può garantire la sua disponibilità ancora per poco.

 


IL PAGAMENTO
Per assicurarsi che la vendita vada a buon fine, infatti, al cittadino belga viene richiesto di versare un acconto di 6mila euro per evitare l'acquisto dell'Audi da parte di altri compratori e assicurarsi quindi l'affare.

All'uomo vengono indicate le coordinate bancarie di un conto, che apparentemente appartiene alla concessionaria, sul quale versare la somma. È tutto organizzato nei dettagli: dopo il pagamento viene concordata una data in cui la vittima può recarsi nella Capitale per saldare la restante cifra, 5.500 euro, e ritirare finalmente l'auto.


LA SPIACEVOLE SORPRESA
Passa qualche mese e, dal Belgio, l'acquirente prende un volo per la Capitale. Quando arriva al punto di incontro stabilito, ossia, la sede della rivendita d'auto in via Francesco Tovaglieri, l'amara sorpresa: non solo non c'è nessuna automobile in vendita, ma la concessionaria indicata nell'annuncio non esiste. Prova a chiamare, pensando di aver sbagliato indirizzo, ma nessuno risponde. Così, l'uomo, alleggerito di 6mila euro e senza la macchina, sporge denuncia. Le indagini condotte hanno portato ad un 62enne che ora è sul banco degli imputati con l'accusa di truffa, difeso dall'avvocato Marina Colella. La prossima udienza si terrà ad ottobre. Il processo, iniziato nel 2020, ha subito diversi rinvii: sarebbe difficile contattare la persona offesa, tornata in Belgio, per ottenere la sua testimonianza.


I PRECEDENTI
Non è la prima volta che le piattaforme di vendita online sono scelte per truffare potenziali acquirenti. Sempre su Autoscout, nell'agosto del 2021, tre uomini di Savona pubblicavano inserzioni a prezzi stracciati e le auto, acquistate online, non venivano consegnate. Ad occuparsi delle vendite, un uomo che si fingeva proprietario di una concessionaria dotata persino di sito internet aziendale. I tre sono finiti nel mirino della Guardia di Finanza e sono stati arrestati. La piattaforma, che non gestisce direttamente gli scambi tra compratore ed acquirente, si è dissociata dai tentativi di truffa ed ha pubblicato delle linee guida per aiutare gli utenti a riconoscere gli annunci i falsi annunci.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Agosto 2022, 12:46
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