Roma, a Torre Maura paura per l'assedio dei rom: «Occupano le case popolari»

A Torre Maura paura per l'assedio dei rom: «Occupano le case popolari»

di Laura Bogliolo

«La signora è stata ricoverata in ospedale, poi è deceduta, nel frattempo sono arrivati i rom e hanno occupato l'appartamento, purtroppo non è la prima volta che succede e noi abbiamo paura». Le chiamano «le case gialle», quell'agglomerato di appartamenti popolari dell'Ater dove sono cresciute generazioni a Torre Maura. Da tempo, una piaga che attanaglia tutta la città, diversi appartamenti sono stati occupati, anche da nomadi e a far scattare l'ultima protesta è stato il caso di quella nonnina che da sempre abitava in via delle Canapiglie, al confine con il Grande Raccordo, a Roma Est: portata in ospedale, alla fine non ce l'ha fatta e qualcuno si è subito impossessato del suo appartamento. «Qui siamo tutti anziani - racconta un signore ultrasettantenne - non è giusto vivere nel terrore che qualcuno possa prenderti l'appartamento dove viviamo da sempre solo perché dobbiamo ricoverarci per problemi di salute, siamo veramente stanchi».

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I RISCHI
Spalle curve, passi lenti, un sacchetto della spesa quasi vuoto che pesa comunque troppo e quella mascherina larga per i volti consumati dalla vecchiaia che scende sempre sotto il naso. Passeggiando per via delle Canapiglie, ma anche su via delle Pispole e la vicina via Enrico Giglioli, sono tanti gli anziani che borbottano, raccontano di quegli appartamenti occupati, «della corrente rubata addirittura allacciandosi al vano degli ascensori» e «delle bollette che alla fine dobbiamo pagare noi accollandoci tutte le spese». Sono stremati, stanchi, ma soprattutto impauriti, insomma nessuno vuole dichiarare qualcosa con il proprio nome. Perché, qui, a Torre Maura, tutti sanno tutto, ma guai a esporsi in prima persona. Ormai, per la paura infondata o meno di ritorsioni, è praticamente impossibile anche presentare una denuncia alle forze dell'ordine. «Qui dobbiamo viverci signori'? - dice un residente - E noi abbiamo paura...».

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ANTIFURTO NEBBIOGENO
Qui, a Torre Maura, c'è una guerra silenziosa, fatta di paura, minacce anche non dette, e di difficilissima convivenza con chi strappa via a chi ha diritto e attende da tempo un appartamento.

Paura anche di quei rom che hanno occupato tra dicembre e gennaio l'appartamento della nonnina deceduta in via delle Canapiglie. Sarà per questo che Ater ha attivato un numero di telefono (06.68628899) per segnalare in modo anonimo le occupazioni indicando indirizzo, scala e interno precisi. Contro le vergognose occupazioni abusive, ad esempio, insieme all'assessorato alle Politiche abitative della Regione diretto da Massimiliano Valeriani sono stati previsti sistemi di allarme anti-intrusione anche negli ultimi 200 appartamenti sparsi per la Capitale ceduti al Comune al fine di essere subito assegnati. «Adottiamo anche i nebbiogeni quando un appartamento si libera - spiega Andrea Napoletano, direttore di Ater - la casa potenzialmente da occupare viene riempita di fumo, scoraggiando l'attività illegale mentre sono in arrivo le forze dell'ordine».

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Napoletano aggiunge: «Eravamo in attesa della riconsegna delle chiavi da parte della famiglia, nel frattempo hanno occupato, sapevamo del problema e abbiamo subito attivato la procedura amministrativa, i vigili hanno fatto un primo sopralluogo ma non hanno identificato gli occupanti». Ater spiega che a Torre Maura «sui 368 appartamenti popolari, 28 sono occupati, una media del 7,5% più bassa rispetto a quella cittadina del 16%, c'è poi un problema di occupazione dei negozi da parte dei rom sul quale stiamo lavorando da tempo grazie alla collaborazione anche con la prefettura». Insomma, è fondamentale non lasciare le case vuote appena si liberano e farle assegnare velocemente dal Comune a chi ne ha realmente bisogno.
 


Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Aprile 2021, 08:38
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