«La signora è stata ricoverata in ospedale, poi è deceduta, nel frattempo sono arrivati i rom e hanno occupato l'appartamento, purtroppo non è la prima volta che succede e noi abbiamo paura». Le chiamano «le case gialle», quell'agglomerato di appartamenti popolari dell'Ater dove sono cresciute generazioni a Torre Maura. Da tempo, una piaga che attanaglia tutta la città, diversi appartamenti sono stati occupati, anche da nomadi e a far scattare l'ultima protesta è stato il caso di quella nonnina che da sempre abitava in via delle Canapiglie, al confine con il Grande Raccordo, a Roma Est: portata in ospedale, alla fine non ce l'ha fatta e qualcuno si è subito impossessato del suo appartamento. «Qui siamo tutti anziani - racconta un signore ultrasettantenne - non è giusto vivere nel terrore che qualcuno possa prenderti l'appartamento dove viviamo da sempre solo perché dobbiamo ricoverarci per problemi di salute, siamo veramente stanchi».
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I RISCHI
Spalle curve, passi lenti, un sacchetto della spesa quasi vuoto che pesa comunque troppo e quella mascherina larga per i volti consumati dalla vecchiaia che scende sempre sotto il naso. Passeggiando per via delle Canapiglie, ma anche su via delle Pispole e la vicina via Enrico Giglioli, sono tanti gli anziani che borbottano, raccontano di quegli appartamenti occupati, «della corrente rubata addirittura allacciandosi al vano degli ascensori» e «delle bollette che alla fine dobbiamo pagare noi accollandoci tutte le spese». Sono stremati, stanchi, ma soprattutto impauriti, insomma nessuno vuole dichiarare qualcosa con il proprio nome. Perché, qui, a Torre Maura, tutti sanno tutto, ma guai a esporsi in prima persona. Ormai, per la paura infondata o meno di ritorsioni, è praticamente impossibile anche presentare una denuncia alle forze dell'ordine. «Qui dobbiamo viverci signori'? - dice un residente - E noi abbiamo paura...».
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ANTIFURTO NEBBIOGENO
Qui, a Torre Maura, c'è una guerra silenziosa, fatta di paura, minacce anche non dette, e di difficilissima convivenza con chi strappa via a chi ha diritto e attende da tempo un appartamento.
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Napoletano aggiunge: «Eravamo in attesa della riconsegna delle chiavi da parte della famiglia, nel frattempo hanno occupato, sapevamo del problema e abbiamo subito attivato la procedura amministrativa, i vigili hanno fatto un primo sopralluogo ma non hanno identificato gli occupanti». Ater spiega che a Torre Maura «sui 368 appartamenti popolari, 28 sono occupati, una media del 7,5% più bassa rispetto a quella cittadina del 16%, c'è poi un problema di occupazione dei negozi da parte dei rom sul quale stiamo lavorando da tempo grazie alla collaborazione anche con la prefettura». Insomma, è fondamentale non lasciare le case vuote appena si liberano e farle assegnare velocemente dal Comune a chi ne ha realmente bisogno.
Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Aprile 2021, 08:38
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