Coronavirus, lo Spallanzani dice sì: da domani tamponi rapidi sui pullman dall'estero
aggiunte - cambia davvero tutto».
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VERIFICHE
Il laboratorio dello Spallanzani, diretto dalla professoressa Maria Capobianchi, per settimane ha messo alla prova due tipi di tampone rapido, entrambi ideati e prodotti in Corea del Sud. Uno ha fornito una risposta giudicata interessante e si basa sul metodo dell'elettrofluorescenza. La relazione sui risultati ottenuti è stata inviata al Ministero della Salute, a cui spetta la parola decisiva per la validazione finale. Ma da domani, comunque, alla stazione Tiburtina si useranno questi tamponi rapidi. Lo si farà in forma sperimentale, incrociandoli sempre con i sierologici, per avere un ulteriore riscontro sul campo della loro efficacia e anche della praticità d'uso in luoghi dove non c'è molto tempo a disposizione, come una stazione. Si useranno i 300-400 test che la ditta che li commercializza ha inviato per la validazione e la sperimentazione. Se e quando il Ministero della Salute darà il via libera, per l'acquisto di quantitativi più importanti sarà necessario ricorrere a una gara pubblica, tenendo conto che vi sono più aziende che possono fornire la stessa tipologia di tampone rapido. In linea di massima, secondo gli studi in corso, siamo a una percentuale di affidabilità al 60 per cento, che però aumenta se la carica virale della persona è alta. In altri termini: possono sfuggire coloro che una presenza molto lieve di Sars-CoV-2, più improbabile che succede per chi ha infezioni più marcate. L'utilizzo di questo nuovo tipo di tampone rapido alla Stazione Tiburtina - in forma sperimentale - sarà propedeutico anche per altre aree di intervento: ad esempio, gli aeroporti.
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APPLICAZIONE
Non è un mistero che la Regione Lazio, a partire dall'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, creda molto nella necessità di filtrare gli arrivi. Già sono stati eseguiti tamponi tradizionali per un volo proveniente dal Bangladesh e un altro da Doha, ma con quel tipo di sistema si richiede una macchina organizzativa e dei tempi di attesa giudicati insostenibili in forma stabile. Discorso differente sarebbe individuare alcune nazioni considerate a rischio e chiedere ai passeggeri in arrivo di perdere 20 minuti in più, in aeroporto, per il tampone rapido.
Per questo, la sperimentazione di Tiburtina sarà studiata attentamente per comprendere se il modello è applicabile anche in altre situazioni. Anche il Veneto sta attendendo il via libera a questo tipo di tampone per potenziare il sistema di vigilanza. Ma la decisione finale spetta al Ministero della Salute.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Luglio 2020, 08:20
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