Fine stato di emergenza, trasporti, scuola, smart working, bar e ristoranti: cosa cambia oggi a Roma

Con il graduale ritorno alla normalità cadono molti divieti, resta obbligatoria la mascherina al chiuso e nei luoghi affollati

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di Fabio Rossi

Più traffico per strada, mezzi pubblici sotto pressione, ripresa degli affari per bar, ristoranti e - guerra permettendo - per gli alberghi romani. La fine dello stato di emergenza avrà effetti immediati evidenti sulla vita della Capitale. Oggi sarà una sorta di prova generale: poi, passato il weekend, da lunedì si inizierà a entrare nella nuova normalità di Roma. Il primo effetto evidente sarà sulle strade, con più persone in giro per la graduale riduzione dello smart working, ma anche autobus e metropolitane accessibili al massimo della capienza. Restano i doppi orari di accesso nelle scuole, almeno per adesso, con l'obiettivo di limitare comunque gli assembramenti. Sperano in una boccata di ossigeno, invece, i titolari dei pubblici esercizi romani, in primis bar e ristoranti. Lo stop al Green pass all'aperto, soprattutto con l'approssimarsi dei mesi più caldi, potrebbe essere fonte di ripartenza per un settore particolarmente colpito dalla pandemia e dalle restrizioni imposte, negli ultimi due anni, per limitare la diffusione del virus.

Le norme

Non cambiano le regole per l'isolamento di chi è positivo: sette giorni se si è vaccinati, dieci se non si è immunizzati o se l'ultima dose è stata fatta da più di 120 giorni. Cambia invece la quarantena per chi ha avuto contatti stretti con contagiati: l'autosorveglianza, «con l'obbligo di indossare Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell'ultimo contatto stretto» vale per chi è vaccinato e per chi non lo è. Cambiano anche le norme per accedere nei luoghi pubblici. Fino al 30 aprile il Green pass rafforzato che si ottiene se si è vaccinati con tre dosi, con due dosi da meno di 120 giorni, oppure se si è guariti sarà obbligatorio per: piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere (anche all'interno di strutture ricettive) al chiuso, spogliatoi e docce, convegni e congressi, centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso, feste, comprese quelle dopo le cerimonie, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, sale da ballo e discoteche, cinema, teatri, palazzetti dello sport, strutture sanitarie.

TRASPORTI

Addio “catenelle” sui mezzi capienza al 100%

Si torna alla capienza piena sui mezzi del trasporto pubblico: da oggi su bus, tram e metropolitane si potranno legittimamente occupare tutti i posti disponibili a bordo. Le porte di accesso ai veicoli dovranno essere interamente utilizzate, tenendo quindi aperti anche gli accessi anteriori alle vetture dell’Atac e delle altre aziende che si occupano del trasporto locale. Non potranno più essere utilizzate nemmeno le tanto discusse “catenelle” che, dall’inizio della pandemia di Covid, a bordo dei mezzi separavano i conducenti dai passeggeri. Da oggi, inoltre, per salire a bordo di bus, tram e metropolitane il Green pass non servirà più, neanche nella versione base. Invece, sui trasporti a lunga percorrenza, sino al 30 aprile, continuerà ad essere necessario il Green pass base (quello ottenibile anche con i tamponi).

La mascherina (Ffp2) continua infine a essere obbligatoria su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale. (Fabio Rossi)

SCUOLA

Restano in vigore i doppi orari Incognita no vax

Confermati il doppio turno d’ingresso nelle scuole, come avevano chiesto i presidi e l’obbligo di mascherine chirurgica in classe (tranne che per gli alunni sotti i sei anni e durante le attività sportive). Cambiano invece le regole per gestire i casi di positività: dalle elementari in su, e in presenza di almeno quattro contagiati, è previsto l’utilizzo in classe delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico o molecolare. Intanto i presidi del Lazio si sono detti molto preoccupati per il rientro a scuola di docenti, bidelli e amministrativi No vax, anche se non a contatto diretto con gli studenti: sono 4mila in tutta la Regione, 3mila solo a Roma. I direttori didattici, oltre ai rischi di natura sanitaria, fanno notare che non hanno spazi protetti dove collocarli per evitare il contatto con gli allievi, senza contare che si dovranno anche reclutare dei supplenti, aumentando la spesa. (Francesco Pacifico)

BAR E RISTORANTI 

Ora i gestori si aspettano più clienti

Non si dovrà più mostrare il Green pass rafforzato o quello semplice per mangiare e bere seduti ai tavoli all’aperto. Sarà necessario soltanto quello base per consumare al bancone. Con la fine dello stato di emergenza, da oggi, cambiano anche le regole per frequentare bar e ristoranti. Questo allentamento delle regole fa ben sperare gli esercenti romani, infatti già per il weekend - e tempo permettendo - i titolari dei locali stanno registrando un aumento delle prenotazioni per pranzi, cene e aperitivi, soprattutto sul Lungomare. La categoria ha registrato in questi due anni di pandemia un calo, nella sola regione Lazio, di quasi quattro miliardi negli incassi, dovuto alle restrizioni necessarie a limitare i contagi e alla crisi generale. Servirà il Green pass base per entrare nelle mense aziendali, mentre non ci sarà più bisogno della certificazione per fare shopping nei negozi e nei centri commerciali. (Francesco Pacifico)

SMART WORKING

Rientro graduale: tornano in ufficio 3.500 comunali

Sugli autobus e sulle metropolitane si aspettano un incremento di 30-40 mila passeggeri al giorno, considerando che solo tra i dipendenti comunali il ritorno in ufficio - gradualmente nei prossimi mesi - coinvolgerà in media 3.500 persone al giorno. La fine dello stato d’emergenza, nella Capitale, significa una forte riduzione dei lavoratori in smart working (anche se le procedure semplificate per adottarlo sono state prorogate al 30 giugno) e, quindi, un incremento degli spostamenti quotidiani nella Capitale e degli arrivi di chi arriva da fuori città per motivi di lavoro. In Campidoglio intanto si è trovato un accordo con i dipendenti, in cui si lascerà invariata la situazione attualmente in vigore negli uffici fino all’11 aprile. Dal 12 ci saranno due giorni di lavoro agile a settimana fino all’11 maggio, dopodiché cui si passerà a un giorno e due giorni alternati a settimana, mentre a partire dal 12 al 30 giugno si scenderà a un giorno di smart working a settimana. (Fabio Rossi)


Ultimo aggiornamento: Sabato 2 Aprile 2022, 12:40
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