Ostia, morto il clochard colpito da un passante: schiaffeggiato perché orinava sul marciapiede

Morto il clochard colpito da un passante: schiaffeggiato perché orinava sul marciapiede

di Mirko Polisano

Ucciso da uno schiaffo perché stava facendo pipì in strada. Dopo quasi sei giorni di agonia, è morto ieri mattina all’ospedale Grassi di Ostia il clochard finito in ospedale con una commozione cerebrale dopo aver ricevuto uno schiaffo da un passante indignato per averlo sorpreso a orinare per strada. Per l’uomo, un 54enne di Ostia, già rintracciato e denunciato nei giorni scorsi dalla polizia di Ostia, la posizione si aggrava: è accusato di omicidio preterintenzionale. Il senza fissa dimora polacco, di 52 anni, è deceduto ieri mattina all’ospedale di Ostia, dove era stato ricoverato il 16 gennaio scorso per le conseguenze del grave trauma cranico.

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I FATTI
La Polizia aveva subito ricostruito i fatti e individuato il responsabile di quella che a prima vista sembrava una semplice caduta, magari resa più grave dalla accertata presenza di uno stato alcolico importante. Gli investigatori del X Distretto Lido, diretti dal primo dirigente Antonino Mendolia, sospettando che il trauma non fosse di natura accidentale, si erano recati in via Angelo Olivieri e hanno effettuato alcuni rilievi nel punto in cui l’equipaggio dell’ambulanza aveva raccolto il clochard.

Qui gli investigatori avevano acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza di un negozio e raccolto alcune testimonianze ricostruendo l’accaduto. 

LE INDAGINI
Il clochard era stato colpito con un violento schiaffo da un passante, indignato dall’aver sorpreso lo straniero a orinare sul marciapiedi, davanti a tutti. Si è scoperto che il clochard quella mattina era stato colpito da un uomo che indossava un cappotto scuro con pantaloni blu di una tuta. Poche ore dopo si è arrivati alla sua identificazione. L’aggressore, un italiano di 52 anni, residente poco distante dal teatro dell’episodio, era stato denunciato per lesioni gravi. L’uomo ha riferito agli inquirenti ha riferito di aver colpito con un manrovescio il barbone perché sorpreso a fare pipì sul marciapiede. Il decesso del clochard, accettato al pronto soccorso in stato di coma per la commozione cerebrale conseguente alla caduta al suolo, aggrava pesantemente la posizione dell’aggressore indiziato inizialmente di lesioni gravi. L’accusa per lui è di omicidio preterintenzionale e ora rischia di essere punito con la reclusione da 10 a 18 anni salvo condizionale.
 


Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Gennaio 2021, 00:41
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