Scuole, lo spreco delle aule: decine di edifici inutilizzati

Scuole, lo spreco delle aule: decine di edifici inutilizzati

di Alessia Marani e Stefania Piras

Mancano mille aule a Roma per gli studenti, Comune, Città metropolitana e singoli istituti stanno facendo i salti mortali per predisporre il distanziamento necessario tra gli alunni per fare riprendere le lezioni ai tempi del Covid, eppure la città è piena di edifici scolastici abbandonati o in disuso, alcuni addirittura ristrutturati ma mai messi in funzione, che restano vuoti. Senza contare i circa 300 alloggi degli ex custodi, occupati abusivamente da chi è andato in pensione o dagli eredi. Da Montesacro a Ostia, passando per la Cassia, l'Aurelio e il Laurentino, sono decine gli immobili che restano desolatamente sbarrati e a rischio occupazione nonostante oggi più che mai ce ne sia bisogno. «Ce n'è bisogno come dell'aria - afferma Mario Rusconi, a capo dell'Associazione Presidi - è ovvio che non tutti i plessi chiusi possano essere riadattati dall'oggi al domani, ma il Covid sta facendo venire al pettine tutti i nodi del lassismo e della lentezza dell'azione amministrativa nei confronti della scuola negli ultimi vent'anni. Non c'è stata progettualità ed ecco i risultati».
Nel bando ReinvenTiamo Roma varato dal Campidoglio a fine 2019 sul modello del francese Réinventer Paris, la Capitale ha chiesto il contributo di idee dei cittadini per capire cosa fare degli ex edifici scolastici Hertz (Municipio VII), La Giustiniana (Municipio XV), Leonori (Municipio X), Vertunni (Municipio V), Villari (Municipio IV), Ripetta (Municipio e Tommaso Parini (III Municipio). Quest'ultimo caso è stato presentato a modello dalla sindaca Virginia Raggi alle Olimpiadi delle idee, al Villaggio Rousseau M5S a Milano, nel luglio scorso. Tante idee ma pochi fatti. E a sentire i cittadini, nella corsa contro il tempo per la riapertura delle scuole, l'utilizzo che vorrebbero di questi edifici è proprio quello per cui erano destinati: aule per i ragazzi. L'ex consigliere del III Municipio, Emiliano Bono, già presidente della Commissione Scuole, ha seguito fin dal 2008 la vicenda della elementare Parini di piazza Capri. «Non è più attiva dal 2005 - spiega - nel 2010 vi fu un intervento che riguardò, però, solo l'intonaco. All'interno, come commissione facemmo un sopralluogo nel 2017 e la situazione era disastrosa. Il timore è che venga occupato. Invece, con il ricambio generazionale nel quartiere e la vicinanza delle nuove fermate metro sarebbe una nuova scuola perfetta».

A Ostia è inutilizzata la scuola ex Gil di Corso Duca di Genova. Ad Acilia la materna di via della Basaldella è occupata dagli anni 90. Occupata anche la ex 8 marzo alla Magliana. In via Ignazio Silone, al Nuovo Salario, l'ex scuola è in disuso, a Castel Giubileo i lavori di ristrutturazione dell'asilo nido non sono mai terminati, mentre a Massimina (zona Aurelia), l'asilo di via Aquilanti, nonostante i lavori, non funziona. Intanto sul fronte degli alloggi degli ex custodi, la Città metropolitana sta riacquisendo i locali del liceo Lucrezio Caro al Villaggio Olimpico. I presidi hanno calcolato che se si rientrasse in possesso di tutti gli appartamenti si potrebbero recuperare circa 500 aule, oltre ai giardini «dove si possono sistemare le tensostrutture», dice Rusconi. «Ma l'operazione non è semplice - fa sapere Maria Teresa Zotta, vice sindaca della Città Metropolitana - la normativa è complessa e al momento dopo il Lucrezio Caro abbiamo la possibilità reale di riprenderci una manciata di alloggi e lo stiamo facendo». Chissà se anche quello all'attico con terrazza del Tasso in via Sicilia.

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Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Agosto 2020, 11:59
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