Scuola Roma, piano anti-ressa: in classe 15 giorni al mese

Scuola Roma, piano anti-ressa: in classe 15 giorni al mese

di Camilla Mozzetti e Fabio Rossi

Due settimane in classe e due con didattica a distanza, due fasce orarie d’ingresso (alle 8 e alle 10), lezioni anche di sabato, campagne di sensibilizzazione rivolte agli studenti affinché partecipino allo screening anti-coronavirus. E il solito, cruciale, tema del trasporto pubblico: rafforzato ma, a quanto pare, non abbastanza. La nuova circolare emanata dall’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, e firmata dal direttore generale Rocco Pinneri, delinea la strategia da utilizzare per poter continuare l’anno scolastico in sicurezza, anche negli istituti superiori, limitando più possibile l’impatto della pandemia.

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I TEMPI 

La prima esigenza è quella di scaglionare gli ingressi a scuola, evitando però che gli studenti destinati a iniziare le lezioni alle 10 escano di casa prima del dovuto, ingolfando ancora di più le fasce di punta. Per questo la direzione regionale ricorda a tutti gli istituti che è possibile: «adottare moduli orari di durata inferiore a 60 minuti»; far lezione «anche di sabato, così da ridurre il numero di ore giornaliere, purché la percentuale degli studenti giornalmente presenti non superi il 50 per cento»; «far sì che ciascun gruppo-classe trascorra due settimane in presenza e due a distanza, a turno, con ingresso alle 8 per una delle due settimane in presenza e alle 10 per l’altra». Con una postilla importante: «La settimana con ingresso alle 8 sarà svolta un’ora di lezione in più del normale, e una in meno nella settimana con ingresso alle 10».

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L’ORGANIZZAZIONE

A questo proposito, almeno il 5 per cento delle 240 scuole superiori di Roma e provincia si sta organizzando per lasciare in didattica a distanza le classi che dovrebbero entrare alle 10 - anche per evitare che i ragazzi tornino a casa troppo tardi - ospitando nelle aule quelle che iniziano le lezioni alle 8.

Ogni istituto potrà autonomamente, si precisa, «trovare gli accorgimenti organizzativi opportuni, fermo restando l’imprescindibile rispetto delle prescrizioni prefettizie e l’obiettivo di far sì che l’orario di uscita sia tale da non sacrificare lo studio degli studenti né il loro tempo libero».

LA MOBILITÀ

La circolare chiede alle scuole di ricordare ai propri studenti le disposizioni prefettizie emanate per rafforzare ed evitare assembramenti sui mezzi del trasporto pubblico, anche perché «le associazioni dei genitori e i rappresentanti degli studenti hanno evidenziato la mancata conoscenza di alcuni servizi integrativi messi a disposizione». Un punto particolarmente critico visto che, nonostante gli accorgimenti adottati, negli ultimi giorni (dopo la parziale riapertura delle superiori) si registra un incremento del flusso passeggeri nella fascia oraria 7-8, con particolare incidenza sulla linea A della metropolitana, dove l’aumento dei viaggiatori è pari all’8 per cento.

 

LO SCREENING 

Il servizio di tamponi rapidi offerto dalla Regione agli studenti, «è ancora sottoutilizzato - si sottolinea nel documento - Si invitano, pertanto, le istituzioni scolastiche a rammentare a tutti, studenti e personale, che con poco impegno personale è possibile prenotare un tampone rapido da effettuare pressi i drive-in diffusi sul territorio regionale». I ragazzi delle superiori possono prenotarsi «semplicemente indicando il proprio codice fiscale e la scuola di iscrizione». Gli altri cittadini, «incluso il personale scolastico, potranno prenotarsi avendo preventivamente cura di ottenere una ricetta medica».

LA PROTESTA

Oggi, intanto, sciopero del comparto pubblico e privato, che a Roma investirà trasporti, servizi pubblici, sanità ma soprattutto scuole. Il Comune potrebbe essere alle prese con la mancanza di personale negli uffici e nelle scuole, asili nido e materne comprese. Docenti e personale Ata potrebbero mancare anche nei licei e negli istituti tecnici e professionali.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Gennaio 2021, 00:03
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