Scuola, il piano anti-ressa per la Capitale: due turni per l'ingresso (alle 8 e alle 10)

Scuola, il piano anti-ressa: due turni per l'ingresso, alle 8 e alle 10

di Francesco Pacifico

Due campanelle, una alle 8 e un'altra alle 10, nella speranza che il 7 gennaio non si ripresentino gli assembramenti sugli autobus nelle ore d'ingresso a scuola. È questo il punto cardine del piano, che la Prefettura insieme con Comune, Regione, l'ufficio scolastico e le compagnie di trasporto (Atac, Cotral e Ferrovie) sta scrivendo per garantire un rientro sicuro in classe.
L'obiettivo è quello di chiudere il dossier tra una settimana. Anche perché a gennaio si teme una terza ondata di contagi e i numeri attuali scendono troppo lentamente: l'ultimo bollettino parla di 886 nuovi casi a Roma, contro gli 808 delle 24 ore precedenti. Più in generale nel Lazio, e su 16mila tamponi, si registrano 1488 positivi (+191), 68 i decessi (+35) e 4471 guariti, con l'indice Rt sotto quota 1.

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IL RIENTRO
Nel vertice di ieri voluto dalla Prefettura, il direttore dell'ufficio scolastico regionale, Rocco Pinneri, ha spiegato che tra Roma e provincia saranno circa 130mila gli studenti delle superiori di nuovo in classe dopo la Befana. E la maggior parte va a scuola con gli autobus e/o i treni della metro. E per loro ci vorrebbero almeno 2.600 vetture, dopo la riduzione al 50 per cento della capienza dei mezzi: troppe, anche facendo ricorso a pullman turistici sostitutivi.

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Da qui la necessità di spalmare gli orari d'ingresso. Soluzione che in realtà era stata presa anche durante la prima della pandemia, soltanto che in un lasso di tempo minore (dalle 7.45 alle 9).

Dal 7 gennaio invece i tempi di entrata delle scuole saranno scaglionati in due fasce: alle 8 (destinata al 40 per cento degli studenti) e alle 10 (l'altro 60). E in base a questa nuova modalità Atac, Cotral e Trenitalia modificheranno anche gli orari dello loro corse. A oggi tutti i vettori regionali di trasporto pubblico su gomma hanno bandito gare per reclutare pullman privati per un valore di 27 milioni. Atac, dal canto suo, ha già attivato corse sulle linee periferiche con mezzi turistici, che hanno permesso di aumentare di 600 corse le linee verso il centro, mentre la gara che è in atto - hanno risposto 40 compagnie - potrebbe attivare fino a 56.300 turni in più.


Sembra morta invece l'ipotesi di istituire dei doppi turni, cioè mandare a scuola una parte degli studenti la mattina e un'altra il pomeriggio. Al riguardo Pinneri avrebbe spiegato tutti i contraccolpi che questo tipo di orario avrebbe arrecato alla didattica, sia per il livello di attenzione dei ragazzi sia per il tempo limitato per fare i compiti. Più duri i presidi. A nome dell'associazione di categoria, il presidente del Lazio, Mario Rusconi, ha tuonato: «Ci sono insegnanti, come quelli di educazione fisica o religione, che hanno fino a 9 classi, ma in media anche quelli di lettere o latino ne hanno due o tre, e noi cosa facciamo? Gli chiediamo di venire due ore al mattino per la classe A e due al pomeriggio per la B? ».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Dicembre 2020, 10:02
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