Scuola, nel Lazio squadre anti-Covid per i controlli: il piano della Regione

Scuola, nel Lazio squadre anti-Covid per i controlli: il piano della Regione

di Camilla Mozzetti
I presidi avevano richiesto, in vista del ritorno in classe, la reintroduzione del medico scolastico ma la Regione Lazio ha valutato più opportuna, almeno per il momento e senza tuttavia escludere questa possibilità in futuro, l’istituzione delle equipe anti-Covid. Di cosa si tratta? Sono delle squadre di medici specialisti e personale sanitario impiegato nelle Asl territoriali che già dalla prossima settimana entreranno in azione per coordinare il monitoraggio costante delle singole scuole e i rispettivi referenti nominati dai presidi al fine di gestire tempestivamente ogni evenienza e/o emergenza da coronavirus. 

LEGGI ANCHE ​Scuola, presidi: autocertificazione per entrare in classe. Test a tappeto? Non ci sono soldi

«Sono squadre - spiega l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato - composte da due o più referenti dei dipartimenti di prevenzione delle Asl e da due o più medici e infermieri dei distretti». L’assessorato giorni fa ha trasmesso alle singole aziende sanitarie di tutta la Regione una circolare in cui si chiede l’attivazione delle equipe e la comunicazione entro il 4 settembre. Nella circolare si leggono dettagliatamente le loro funzioni, sancite seguendo le indicazioni dell’Istituto superiore di Sanità. 

I COMPITI
«L’equipe anti-Covid per le scuole provvede a garantire il raccordo con i pediatri e i medici di famiglia per la gestione tempestiva di casi e focolai da Sars-Cov-2 nelle scuole e nei servizi educativi, garantisce inoltre il raccordo con i medici di famiglia e i pediatri per il rilascio delle certificazioni per il rientro a scuola di studenti o staff scolastico dopo il sospetto o la conferma di un caso da Covid-19 o la diagnosi di una patologia diversa dal coronavirus». Non solo. «Le squadre supporteranno localmente le attività delle Uscar per l’eventuale esecuzione di test di screening o diagnostici nelle scuole», si legge ancora nella circolare. In sostanza queste equipe rappresenteranno «il trait d’union - conclude D’amato - tra medici di famiglia e scuole e in caso di focolai gestiranno l’intervento immediato delle Uscar per le verifiche tempestive in sede». 

CABINE DI REGIA
Tante grandi cabine di regia, dunque, una per ogni Asl che saranno deputate al controllo e al monitoraggio delle singole realtà scolastiche anche tramite report giornalieri con i vari referenti che proprio gli istituti di ogni ordine e grado stanno nominando in questi giorni in base alle ultime disposizioni diramate dal Comitato tecnico scientifico. In futuro queste equipe poi potranno crescere dal punto di vista del personale tant’è vero che, sempre l’assessorato regionale alla Sanità, sta predisponendo un bando di gara per reclutare nuovo personale ad hoc.

I DIRIGENTI
Soddisfatti i presidi: «La salute degli studenti e anche dei docenti è uno dei temi ragionevolmente più sensibili - commenta il presidente dell’Associazione nazionale presidi Mario Rusconi - e ci rincuora questo progetto. Le scuole stanno già reclutando il personale interno per individuare i docenti a cui far ricoprire il ruolo di referente Covid. È senz’altro un lavoro complesso ma siamo fiduciosi anche perché molte nomine sono già arrivate e i professori non si sono tirati indietro, al contrario». Intanto, dopo un’iniziale reticenza proseguono i test sierologici sul personale scolastico. Nell’ultimo weekend è stata superata la quota 5 mila test secondo le modalità concordate con l’Ufficio scolastico regionale. Il tasso di sieroprevalenza è coerente con i dati dell’indagine Istat pari all’1.2%.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Agosto 2020, 00:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA