Green pass a scuola, caos controlli a Roma: negli asili lezioni all’aperto

Green pass a scuola, caos controlli a Roma: negli asili lezioni all’aperto

di Flaminia Savelli

I genitori sono vaccinati e muniti di Green pass. Ma le indicazioni per i controlli sono poche e vaghe. Così le maestre degli asili nido e le scuole dell’infanzia sono nel caos. In cima alla lista dei problemi ancora da risolvere dopo la riapertura dello scorso lunedì, c’è il controllo del certificato. Perché non è stato ancora chiarito come il personale scolastico deve comportarsi e che modalità adottare. Il Comune di Roma ancora tace. L’unica direttiva del Comune è di procedere con i controlli, e gli inserimenti dei bimbi, negli spazi esterni. Si legge infatti nella nota inoltrata ai dirigenti: «Le verifiche del Green pass dei genitori e gli inserimenti dei bambini avverranno negli ambienti esterni». Troppo poco per sciogliere il nodo delle verifiche sul certificato verde. E soprattutto, nessuna indicazione su come procedere.

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LA POLEMICA

I genitori perciò, anche se vaccinati, non possono entrare all’interno delle scuole perché non è stato ancora organizzato il servizio di controllo. Quindi almeno fino alla prossima settimana, tutte le attività scolastiche si svolgeranno all’esterno delle strutture. Una misura che riguarda anche l’inserimento che avviene nelle prime settimane proprio alla presenza delle famiglie. Ma è impossibile per le maestre, già impegnate a seguire i piccoli alunni, anche eseguire i controlli sui passaporti vaccinali.«Dai dipartimenti centrali sono arrivati pochi e confusi ordini di servizio» segnala Giancarlo Cosentino, il segretario generale della Cisl Fp di Roma.

Che aggiunge: «Serviva una regolamentazione omogenea per un’applicazione uniforme e corretta dei controlli del Green pass nelle 500 strutture». Il suggerimento di assegnare i controlli al personale che si occupa del triage o di organizzare un servizio ad hoc: «Non ci è mai arrivata una risposta chiara dai dipartimenti e dal Comune» conclude Cosentino.

 

QUARANTENE E ISOLAMENTO

«Non siamo sorpresi ma siamo preoccupati. Le scuole sono state appena riaperte e già registriamo almeno una classe in quarantena per istituto» segnala Cristina Costarelli di Assopresidi. I dirigenti scolastici sono ora alle prese anche con un nuovo protocollo da applicare in caso di contagi. Nulla di ufficiale: «Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione dalle Asl, lo stiamo scoprendo ora che è stata disposta una nuova procedura» sottolinea Costarelli. In sostanza, ora le famiglie degli studenti contagiati dovranno rivolgersi al medico di base sia per richiedere il tampone sia per il certificato di avvenuta guarigione. Mentre nei giorni scorsi, seguendo le direttive nazionali, erano arrivate le comunicazioni sulle nuove quarantene. A partire dall’isolamento previsto solo nella classe dove viene rilevato il caso positivo. E i tempi della quarantena: 7 giorni per i vaccinati, 10 per gli alunni non vaccinati. Intanto la Pisana ha avviato il monitoraggio con i test salivari e analisi a campione nelle scuole “sentinella”. Gli istituti scelti in ogni municipio per tenere d’occhio la circolazione del virus. La Pisana procederà con 34 mila test al mese, 17 mila da ripetere ogni 2 settimane. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Settembre 2021, 00:04
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