Scuola, feste (senza mascherine) e fumogeni per l'ultima campanella: nel cortile c'è il party

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di Marco Pasqua

Non è stato un “normale” ultimo giorno di scuola. La pandemia e la Dad, oltre agli Open day vaccinali per i maturandi, hanno contributo a rimarcare la straordinarietà di questo stop dei corsi per gli studenti degli istituti romani. E qualcuno ha pensato di rendere la giornata unica, memorabile. L’intuizione che l’ultimo giorno si sarebbe tramutato in un maxi-party, era venuta, per prima, alla dirigente scolastica del liceo Virgilio, Isabella Palagi: la scorsa settimana aveva comunicato che lunedì e martedì tutti i corsi si sarebbe tenuti in Dad, per evitare assembramenti a rischio.

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Ma gli studenti del liceo di via Giulia – capitanati da un collettivo sempre in prima linea, in tema di occupazioni e proteste anti-presidenza - sono insorti, sui social, minacciando anche un flasmob.

Risultato: la preside ha comunicato che le lezioni di ieri si sarebbero, invece, tenute in presenza. Ad una condizione: che l’utilizzo del cortile sarebbe stato possibile solo «mantenendo un atteggiamento adeguato» ed esclusivamente durante l’intervallo e con ogni classe accompagnata dal docente di riferimento, che avrebbe dovuto «effettuare la vigilanza sull’intero gruppo». Ma così non è stato: il cortile è stato invaso dai fumogeni colorati, mentre decine di studenti – la gran parte senza mascherine – ha iniziato ad intonare cori. Una scena analoga si è vista nel cortile del Pilo Albertelli, all’Esquilino: qui gli studenti, anche in questo caso senza mascherine, hanno ballato sulle note dei maggiori successi pop. Fumogeni e bottiglie di spumante all’ingresso del Primo Levi.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Giugno 2021, 11:33
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