Positivi a scuola e Dad, genitori in tilt: «Regole poco chiare, più certezze»

Famiglie ossessionate dal controllare i registri di classe

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di Laura Bogliolo e Camilla Mozzetti

Molti dubbi e tante incertezze ieri mattina davanti alle scuole di Roma, dall’Appio al Collatino, dopo che due giorni fa si sono rincorse voci contrastanti sulle nuove regole da seguire per combattere il diffondersi del Covid-19. «Tutti a casa in Dad con un positivo nella classe o con tre?» si chiedevano ieri le mamme davanti all’Istituto comprensivo Mommsen, nel quartiere Appio Latino.

Sul marciapiede, distanziati, bambini pronti a entrare già prima delle 8, raggruppati davanti a cartelli che indicano la lettera della sezione, mentre i genitori si scambiavano opinioni sulle regole da seguire. «Non ci sono state comunicazioni chiare, abbiamo ancora dei dubbi questa mattina - ha detto Marina – proveremo a chiedere agli insegnanti». Una delle regole sicure seguite dalle famiglie è quella che le obbliga a controllare pedissequamente il registro di classe elettronico dove ci sono le notizie in tempo reale sulla situazione dei contagi. Una prassi, ormai, consueta, usata per cercare di restare aggiornati sulle nuove disposizioni.

Dopotutto, l’altro giorno, in appena 24 ore, le regole anti-Covid sono cambiate del tutto: ministero alla Salute e il ministero all’Istruzione avevano deciso che bastava un contagiato per far tornare la classe alla Dad. Poi il dietrofront. È intervenuto palazzo Chigi chiarendo che «non ci sarà alcun ritorno alla didattica a distanza in caso di presenza di un solo alunno contagiato».

Ma ieri mattina ancora molti non sapevano del ripensamento.

Federica, davanti alla scuola elementare Quasimodo, in via Latina, spiegava: «Ogni giorno le regole cambiano, non si riesce a capire quando si va in quarantena, quando scatta la Dad, dopotutto noi genitori dobbiamo lavorare ed è necessario del tempo per organizzarci». Problemi per le mamme ma anche per i papà ovviamente.

 
I DUBBI<QA0>
«Non è facile pianificare soprattutto se lavorano entrambi i genitori e non ci sono aiuti esterni» spiegava Mauro. Dal VII Municipio al IV i dubbi erano gli stessi. «Le regole cambiano ogni dieci giorni, come facciamo a orientarci?» chiedeva un papà davanti all’Ic Anna Fraentzel Celli di via Filippo Fiorentini. Un altro ha fotografato una situazione nettamente migliorata rispetto ai contagi: «A differenza dello scorso anno non abbiamo avuto casi di positività fortunatamente, dopotutto c’è il vaccino e penso che farà l’iniezione anche mia figlia». Tra i genitori delle scuole romane serpeggia un’altra convinzione. Molti preferirebbero che la quarantena scattasse dopo un solo contagio. «Si deve tenere alta la guardia - diceva una mamma del Celli - dopotutto i contagi stanno aumentando e possono esserci positivi asintomatici». Dello stesso avviso molti genitori dell’Istituto comprensivo Bruno De Finetti, a Fonte Laurentina, nel IX Municipio. «Perché - si chiedevano - aspettare i tre positivi? È troppo rischioso».

 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Dicembre 2021, 09:15
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