Sardine, vertice nel palazzo occupato benedetto dal Papa: «Non ci candideremo in Emilia»
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di Simone Canettieri
Sono arrivati alla spicciolata. Chi con i taxi, chi con le auto. Dopo la manifestazione di ieri a piazza San Giovanni, i rappresentanti delle sardine sono chiusi in conclave nel palazzo occupato di via Santa Croce in Gerusalemme. Si tratta dell'immobile di proprietà dell'Inpdap dove il 12 maggio scorso entrò l'elimosiniere del Papa per togliere i sigilli ai contatori e riattivare la luce agli occupanti dello Spin Time Labs. Dopo qualche ora di confronto la decisione: «Nessuna lista civica in Emilia Romagna non ci candideremo».
Nel palazzo in questo momento ci sono circa 160 delegati delle sardine, capitanati da Mattia Santori. Alle 10 è entrata anche Sabina Guzzanti.
L'ingresso nella struttura è vietato a chi non risulta nella lista tenuta in mano dalla sicurezza dello Spin Time.
Il blitz benedetto da Francesco provocò molte polemiche. Il cardinale Krajewski si calò nella centralina elettrica per togliere i sigilli e ripristinare la corrente nell'immobile abitato da 450 persone. L'immobile, occupato da Action nel 2013, aveva accumulato un debito di 300 mila euro con Acea.