Addio Residence Bravetta, uno dei luoghi simbolo del degrado abitativo di Roma. Poco fa l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, ha dato il primo simbolico “colpo di piccone” per eliminare gli scheletri di cemento armato del vecchio residence, sorto alla fine degli anni ’70, come struttura di accoglienza temporanea per persone in situazione di emergenza abitativa. I lavori riguarderanno inizialmente il primo fabbricato e saranno ultimati entro il prossimo autunno. A seguire partirà la demolizione degli altri due, inizierà la costruzione dei nuovi fabbricati e, a partire dal mese di settembre, prenderanno il via i lavori per la realizzazione delle urbanizzazioni primarie.
Residence demolito, nuovo Polo per l'infanzia
Nell’area dell’ex Residence, come previsto da una delibera di Giunta dello scorso maggio, oltre alla costruzione di nuove residenze sarà realizzato un nuovo Polo scolastico per l’infanzia. Il Polo sarà un edificio con elevate caratteristiche in termini di prestazioni energetiche, immerso nella natura, e potrà ospitare circa 150 bambini. Sarà realizzata, inoltre, una nuova grande piazza che costituirà l'ingresso al parco della Valle dei Casali. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Veloccia (“Un impegno mantenuto”) e dal presidente del Municipio, Elio Tomassetti (“Una ferita risanata”).
Lo scheletro di cemento
La vecchia struttura appariva da oltre 15 anni come uno scheletro in cemento armato in via di Bravetta, proprio all'ingresso della Riserva Naturale Valle dei Casali: un polmone verde che si addentra da Villa Pamphili per arrivare quasi fino al Tevere.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Luglio 2022, 15:39
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