Prof, studenti e impiegati: la carica dal litorale Sud

Prof, studenti e impiegati: la carica dal litorale Sud

di Mirko Polisano
Undicimila passeggeri al giorno che partono verso Roma dalle stazioni di Anzio e Nettuno. Altri dodicimila che si muovono da Pomezia, Ardea e Santa Palomba. Poi c'è chi si sposta in bus per raggiungere la più vicina fermata della linea B della metro o in macchina, affrontando i pericoli della via Pontina, via Laurentina e della Cristoforo Colombo. E poi ci sono Ostia e la Roma-Lido con la carica dei 38mila.

Ore 7 di mattina, la banchina della stazione di Nettuno è affollata da impiegati, per lo più statali, che alle 8 dovranno prendere servizio nei ministeri e nelle scuole della Capitale. Molti abitavano già a Roma e sul litorale avevano le seconde case dove trascorrere l'estate. Adesso, quelle abitazioni sono diventate le prime. E non solo per colpa della crisi. «Si vive bene a due passi dal mare - racconta Caterina, professoressa di lettere in un liceo del centro - è come essere in vacanza tutto l'anno e poi in pochi minuti si arriva a Termini».

LE FERMATE
La Nettuno-Roma è il collegamento più veloce. Tra le fermate principali la linea tocca Anzio, il popoloso comune di Aprilia in provincia di Latina e Pomezia Santa Palomba. Non solo impiegati in giacca e cravatta. Tra i fruitori della linea spicca anche la popolazione studentesca che, ogni giorno raggiunge le università romane. Ma l'esercito degli scolari va anche controcorrente: sono tanti gli alunni di Aprilia, Tor San Lorenzo, Lido dei Pini e Ardea che utilizzano della linea per raggiungere le scuole superiori di Anzio e Nettuno. Tra gli altri pendolari c'è pure l' esercito di operai e dipendenti delle aziende del polo industriale di Pomezia. Negli ultimi anni con le nuove carrozze Vivalto viaggiare è sicuramente più comodo, anche se resta il problema del sovraffollamento dei vagoni: nelle prime corse del mattino che partono da Nettuno, è molto difficile trovare un posto a sedere.

I binari corrono paralleli alla Pontina. La strada - lunga 100 chilometri - conta ogni giorno oltre 80mila pendolari. Basta un tamponamento per mandare in tilt tutto il sistema viario del quadrante sud.

«La Pontina è la mia seconda casa - dice Alessio, 33 anni e impiegato in un'azienda al Salario - passo più tempo bloccato nel traffico che in famiglia». «Non prendo il treno perché si impiega più ad arrivare da Pomezia a Santa Palomba che da Santa Palomba a Termini», aggiunge un altro pendolare. La stazione, infatti, dista 10 chilometri dalla città e gli utenti non possono usufruire né di una sala d'aspetto, né dei bagni anti-vandali, realizzati così per evitare i raid notturni, perché chiusi da tempo. Non c'è nemmeno la biglietteria. C'è così chi preferisce, soprattutto da Torvaianica, il bus Cotral: collegamento diretto con la fermata Laurentina della metro B «anche se il Campidoglio ci ha sospeso la linea 044, era comodissima», polemizza un'anziana.

PREMIO CARONTE
Ma il premio di peggior tratta spetta sempre alla Roma-Lido. Il trenino che collega Ostia con la Capitale e che ogni giorno carica 38mila passeggeri, tra corse che saltano, vagoni caldi d'estate e freddi d'inverno e utenti costretti, come già accaduto, a farsela a piedi sui binari da una stazione all'altra. In pochi anni, i passeggeri del trenino sono calati: erano 50mila nel 2015. E c'è chi piuttosto che prendere i mezzi pubblici va con la macchina, rimanendo imbottigliato su via del Mare, Ostiense e Colombo. «Meglio traffico e buche che la Roma-Lido», dice convinto qualcuno.


 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Ottobre 2019, 09:17
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