Roma, l’influenza in città: «Poche mascherine, e salgono i contagi»

Già 15mila malati con tosse e mal di gola, 50mila in tutta la Regione. Chiriatti (Medici): «Avanti col vaccino per evitare pericolosi picchi»

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di Camilla Mozzetti e Flaminia Savelli

Sono circa 15 mila i casi di “influenza Like Illness”, 50 mila in tutta la Regione Lazio. Si tratta di casi para influenzali come mal di gola, tosse e febbre. In aumento rispetto allo scorso anno. Perché: «Stiamo utilizzando meno le mascherine e quindi questo anticipo di influenza sta girando di più rispetto allo scorso anno quando l’attenzione sulle misure anti contagio era altissima» spiega Alberto Chiriatti, segretario regionale della Fimmg Lazio, la Federazione italiana dei medici di medicina generale. Mentre proprio questa settimana è iniziata la campagna antinfluenzale. Con il primo carico da 700 mila dosi di vaccino arrivato nei frigoriferi ospedalieri lunedì (4 ottobre). «I casi che stiamo registrando dallo scorso ottobre - conclude il segretario - sono i classici mali stagionali, non c’è nessun allarme. Ora l’obiettivo è procedere con la somministrazione del siero contro l’influenza per evitare pericolosi picchi».

La distribuzione contro l’H3N2 è dunque già partita con i dottori che hanno aperto alle prenotazioni. La prima fascia che può, telefonando al proprio medico, prenotare una dose e mettersi in lista è quella tra i 65 e gli 80 anni. In attesa che arrivino le prossime scorte: la Regione Lazio infatti lo scorso agosto ha inoltrato una richiesta per 1, 6 milioni di dosi. Circa il 10% in più rispetto al 2020.
Una massiccia scorta che coinvolgerà anche le farmacie dove, per la prima volta, potrà essere acquistato e somministrato anche l’antinfluenzale.

 

IL DOPPIO VACCINO

Come anticipato dal Messaggero, è stato dato l’ok alla co- somministrazione di vaccini. La campagna contro l’influenza coincide infatti con la terza dose di anti Covid per la stessa fascia di riferimento, cioè gli over 80. 
È infatti possibile richiedere la doppia somministrazione: «Non è assolutamente obbligatoria la co - somministrazione - precisa il dottor Chitiatti - neanche per il medico.

Come ho spiegato ai miei pazienti, è una possibilità per accelerare sui tempi». L’unico passaggio obbligatorio invece è la prenotazione: «Gli over 80 cha hanno diritto al richiamo Pfizer possono prenotare chiamando il medico di base – conferma l’assessorato regionale alla Sanità – e allo stesso tempo, prenotare nella stessa seduta vaccinale anche l’antinfluenzale. Non ci sono contro indicazioni».  La Regione Lazio ha comunque aperto la piattaforma per le registrazioni e la fascia degli over potrà assicurarsi la dose di richiamo anti Covid anche negli hub, nei centri vaccinali o nelle farmacie di zona.

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I TEMPI

Sono 1500 i presidi sanitari che hanno aderito al programma vaccinale regionale. Anche in questo caso è stata già stabilita la procedura che sarà gratuita per la categoria dei fragili e degli over 70. A pagamento invece per tutti gli altri: 6,16 euro per l’iniezione e fino a 12 euro per il costo del siero. Per i tempi, sia per i medici che per le farmacie, molto dipenderà dalla distribuzione. A macchia di leopardo gli studi medici si sono già riforniti sia di vaccino antinfluenzale che di Pfizer per i richiami. Così le prime dosi sono state già somministrate negli ultimi quattro giorni. Mentre le prossime scorte di anti H3N2 sono attese per fine mese. Comunque nei tempi per concludere l’immunizzazione entro novembre, quando gli esperti hanno previsto il picco di influenza. Come lo scorso anno, la massiccia campagna contro la febbre stagionale sarà fondamentale non solo per lasciare libera la rete ospedaliera. Ma anche per evitare che i sintomi della febbre siano confusi con quelli del Coronavirus.
 


Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Ottobre 2021, 00:20
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