Roma, più posti negli ospedali: chiudono i reparti Covid

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di Camilla Mozzetti

Manca ancora la comunicazione ufficiale, ma gli ospedali di Roma hanno iniziato a riorganizzarsi: spariscono i posti letto Covid per recuperare spazi importanti da destinare ad altri malati e si accentrano le emergenze dei positivi al virus in quelli che già la scorsa estate erano stati indicati come gli ospedali “spoke” della Regione: dall’Umberto I allo Spallanzani, dal Gemelli a Tor Vergata. Lo scenario sembra segnato e il dato è importante perché dimostra come al crollo dei nuovi positivi, non soltanto scendano le persone che hanno bisogno di assistenza ospedaliera, ma si riattiva tutto un percorso di cure e assistenze che in questi mesi era stato fortemente penalizzato a causa dell’emergenza. Tant’è vero che al fianco della graduale chiusura dei posti letto Covid va riprendendo la chirurgia programmata di elezione. 

 


Le realtà 

All’Asl Roma 2, ad esempio, l’ospedale Pertini così come il Sant’Eugenio non accettano più nuovi pazienti Covid. Si continua a dare assistenza ai pazienti ricoverati ma nel momento in cui verranno dimessi quel letto verrà “chiuso”, riconvertito e destinato alle altre attività ospedaliere. «È giusto che si torni alla normalità - commenta Guido Tirelli Coen, segretario Anaao Assomed Lazio - visto che sta calando il carico indotto dalla pandemia è fondamentale tornare a occuparsi degli altri pazienti, lasciando alcuni ospedali come punti di riferimento per il Covid». 

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«Solo casi gravi»

All’ospedale Casilino i 20 posti letto ordinari riservati all’emergenza sono stati chiusi, restano attivi invece 5 dei 7 posti letto in Terapia sub-intensiva.

Anche al policlinico Sant’Andrea si va verso l’alleggerimento e la graduale chiusura dei posti letto per i pazienti che hanno contratto il virus. Una decina le occupazioni Covid in Malattie infettive che, non appena saranno decretate le dimissioni per i pazienti, torneranno a servire altri malati di altre patologie. Nella scorsa estate quando la curva della pandemia segnò una frenata prima della ripresa a fine settembre gli ospedali principali che si occupavano dei pazienti Covid erano in sostanza lo Spallanzani e il Gemelli. L’obiettivo è quello di tornare ad allora con una certezza in più: aver vaccinato più di 3 milioni di persone rispetto allo scorso anno. 


La giornata

I contagi continuano a rallentare: ieri in tutta la Regione si sono registrati appena 292 nuovi positivi di cui 177 nella Capitale. La provincia più “virtuosa” è quella di Rieti che - prima nel Lazio ad avviare gli open-day settimanali per gli over 30 senza obbligo di ticket - ha registrato appena tre nuovi casi e zero decessi. Sul fronte dei ricoveri la soglia scende di 36 occupazioni rispetto al giorno precedente e il dato complessivo si ferma a 1.219 persone ospedalizzate. Stabili - ma sempre in calo rispetto a una settimana fa - le Terapie Intensive: 194 i posti letto occupati in tutto il Lazio. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Maggio 2021, 07:10
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