Poteri per Roma Capitale, arriva la spinta del Quirinale. ​Raggi: ora più risorse

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di Lorenzo De Cicco

Roma compie i suoi primi 150 anni da Capitale e guarda alle sfide del prossimo decennio, tra i progetti di rilancio con i soldi del Recovery, il Giubileo del 2025 e il sogno dell’Expo 2030. Una città con più poteri, si augura il Campidoglio, vale a dire con margini di manovra degni del proprio rango, come capita a Londra e Parigi, per fare in modo che l’Urbe tenga il passo delle altre grandi metropoli europee. Durante le celebrazioni dell’anniversario (sobrie per cause pandemiche, soprattutto distanziate e con mascherina), si è sentito forte il richiamo del Quirinale. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha spedito un messaggio alla sindaca Virginia Raggi, che l’ha letto ai Musei capitolini a una platea di liceali. «Roma - ha scritto il presidente - può dare tanto allo sviluppo del Paese. Con questa consapevolezza la comunità nazionale deve assicurare il sostegno necessario affinché le funzioni della Capitale siano svolte al meglio e creino così vantaggi per l’intero sistema». Il capo dello Stato ha rimarcato «l’inscindibile legame di Roma con la vicenda nazionale», «la sua vocazione universale», quel «ricco patrimonio che è costitutivo della stessa cultura europea». Raggi ieri mattina, dalle colonne del Messaggero, aveva chiesto al nuovo governo, «qualunque sia», di mettere al centro dell’agenda la Città eterna, con più risorse.

Ieri durante le celebrazioni ha rievocato la «questione romana», molto diversa da quella dibattuta a fine Ottocento. Per la sindaca oggi il tema sono i poteri della Capitale, uno spettro di competenze angusto, che va ampliato il prima possibile per guardare alle sfide globali. «Il mio sogno - ha detto Raggi - è che Roma possa trasformarsi da capitale d’Italia a capitale di tutti gli italiani», servono però «strumenti e poteri». «Tanti sindaci hanno chiesto più attenzione per le città - ha concluso Raggi - la questione romana è una questione italiana».

Mentre M5S chiede che il futuro esecutivo dia la giusta priorità all’Urbe, Fratelli d’Italia, con Chiara Colosimo, ha proposto l’istituzione di una commissione speciale alla Regione Lazio.

Ieri alla cerimonia in Campidoglio sono stati letti i saluti della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, del presidente della Camera, Roberto Fico, e del premier uscente Giuseppe Conte. Una «maratona oratoria» ha animato invece piazza Monte Citorio. Si pensa anche al futuro. L’associazione Aspesi, con Paolo Buzzetti, e la Camera di Commercio capitolina hanno lanciato un “Patto per Roma”, sottoscritto da destra a sinistra. Dentro ci sono progetti strategici come la chiusura dell’anello ferroviario, la nascita di un Parco integrato delle Mura, la città dell’acqua col Tevere navigabile. L’Acer, l’associazione dei costruttori romani, alla cabina di regia annunciata da Raggi presenterà tre piani, dal dissesto idrogeologico alla viabilità. Progetti concreti e simboli. Per onorare la ricorrenza è stato illuminato col tricolore il Tabularium che affaccia sul Foro Romano. Ecco poi un francobollo ad hoc e una moneta celebrativa da 2 euro, con scritto 1871, quando il 3 febbraio il Parlamento riunito a Torino approvò la legge numero 33. Quella che al primo articolo recitava: «Roma è la Capitale del Regno».
 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Febbraio 2021, 12:33
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