Ostia, rom offre bimbo in cambio di denaro: i bagnanti lo fanno arrestare

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di Moira Di Mario
«C'è un uomo qui fuori che mi ha chiesto se m'interessava pagarlo per avere una prestazione sessuale con il bambino che teneva per mano. Andate a prenderlo». Così un turista ha denunciato alla Guardia di finanza l'episodio di cui, suo malgrado, è stato protagonista a Ostia.
 


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Ostia


Il bagnante era sul lungomare Amerigo Vespucci, quando tra l'ex Amanusa e lo stabilimento delle Fiamme gialle, è stato fermato da un ragazzo con accanto un bimbo biondo di 2 anni che gli ha fatto quell'assurda proposta. L'uomo, sconvolto, si è rivolto immediatamente ai berretti verdi dello stabilimento che hanno avvertito i colleghi del pronto intervento. Intanto il ragazzo e il bambino si erano allontanati a piedi verso il centro di Ostia dove sono stati intercettati dalle pattuglie dei finanzieri e dalla Polizia di Stato del Commissariato Lido. Il giovane, un cittadino rom di 25 anni, ha lasciato il piccolo sul marciapiede ed è corso verso le auto in sosta. È salito sui cofani e sui tetti delle macchine per cercare di sfuggire alla cattura.
 
 

LE REAZIONI
In pochi minuti il nomade ha seminato il panico tra i villeggianti che andavano in spiaggia. Sgattaiolava e zigzagava tra le macchine come un fulmine, urlando che il bimbo era Dio. Quando i militari lo hanno raggiunto ha dato in escandescenza e si è scagliato contro di loro. Intanto il piccolo è stato raggiunto e tranquillizzato da una agente di Polizia. Non riusciva a parlare, non piangeva, né rispondeva alle domande della donna. Completamente madido di sudore, sembrava impietrito.
Sotto choc è stato soccorso dai medici del 118, arrivati sul lungomare con un'ambulanza, che lo hanno poi trasferito all'ospedale Grassi dove i colleghi se ne sono presi cura.
 

LE ANALISI
Il dubbio era che l'uomo potesse averlo drogato, ma dagli esami effettuati non è risultato nulla di anomalo. Al nosocomio di Ostia è finito anche il 25enne per essere sottoposto ai test tossicologici. La sua reazione e i discorsi sconnessi facevano ipotizzare che potesse essere sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, ma le analisi hanno dato esito negativo. Il giovane è stato quindi accompagnato dai finanzieri all'aeroporto di Fiumicino per il fotosegnalamento e successivamente è stato arrestato con l'ipotesi di reato di sfruttamento minorile oltreché di resistenza a pubblico ufficiale.

LE INDAGINI
Le indagini della Guardia di finanza proseguono per capire se il bimbo sia il figlio o il fratellino del ragazzo o se addirittura sia stato rapito dal giovane. Da chiarire anche la provenienza del 25enne. Il piccolo intanto è stato affidato ai Servizi Sociali del Comune.
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Luglio 2020, 22:29
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