Sicurezza, il questore: «La movida? Nostra presenza in tutte le zone sensibili»

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di Marco Pasqua

A Roma è arrivato da pochi giorni, ma sembra già avere le idee chiare. Frutto anche degli incontri avuti con i suoi collaboratori più stretti, quei funzionari che sono le “colonne” di via di San Vitale, dall'ufficio di Gabinetto a quello del Soccorso pubblico, fino alla Digos e alla Squadra mobile. Il nuovo questore di Roma, Mario Della Cioppa, incontrando i giornalisti, spiega come ha intenzione di muoversi in una città complessa, Capitale delle manifestazioni, dove la criminalità cerca sempre più di infiltrarsi, a discapito della legalità, in una contrapposizione che non va mai sottovalutata. «Vivo questo incarico - ha esordito, parlando dal quinto piano di via di San Vitale - come una precisa
responsabilità da onorare con ogni energia che avrò in corpo. Ringrazio il capo della Polizia per la fiducia che ha voluto accordarmi nell'affidarmi la più grande questura d'Italia». «Darò la massima attenzione a quelle aree che sono o appaiono in sofferenza», ha poi promesso, spiegando che ci sarà «massima attenzione alle sollecitazioni che arrivano dalla cittadinanza». E Del Cioppa non poteva non affrontare il tema della movida fuorilegge, dopo un weekend segnato da feriti e arresti, con i comitati di quartiere di San Lorenzo che hanno lanciato un appello per aumentare i controlli.

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«Non c'è zona particolarmente sensibile per la movida che non abbia dispositivi di presidio – ha detto - Siamo presenti in tutte le aree e questo è frutto di rimodulazione periodica fatta in prefettura. Tutte le aree interessate da questo fenomeno sono oggetto di attenzione. Tutti questi servizi hanno permesso di intervenire tempestivamente quando si sono verificati scenari particolari - ha aggiunto -. Stiamo svolgendo un'analisi evolutiva delle aree interessate da movida in vista della lenta riapertura». E sugli assembramenti e sul ritorno alla normalità, ha parlato di “buonsenso”: «Noi abbiamo dovuto adattare la nostra azione a un'attività che non ci apparteneva cioè controllare il cittadino durante la pandemia. La norma va applicata sempre - ha detto - ma ci vuole anche il buon senso e io ho constatato una lievitazione di umanità che ha arricchito noi poliziotti. Ora stiamo rimodulando i servizi, per accompagnare il ritorno alla normalità dei cittadini». Della Cioppa ha poi affrontato il tema della sicurezza ad Ostia: «La recente operazione svolta sul territorio di Ostia» che ha colpito due esponenti del clan Spada «testimonia l'attenzione che abbiamo su quel territorio. È innegabile che su Ostia sia stata fatta un'importante attività di prevenzione e repressione. Siamo tutti consapevoli che questa azione deve continuare». Ma la sola forza pubblica non basta. «È da considerare - dice - che in determinati contesti come  quello di Ostia è necessario un intervento di sistema perché il mero intervento chirurgico non può essere sufficiente, ma mi risulta che questo intervento di sistema viene fatto ed è proprio uno degli obiettivi che insieme alla prefettura stiamo pensando di buttare giù come
progettualità».

Conosce bene lo strumento dell'aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati per contrastare le mafie. Il nuovo questore Della Cioppa, infatti arriva da Catania, «da territori dove questo sistema è molto sviluppato e mi porto dietro questa esperienza»


Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Maggio 2021, 14:51
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