Pomezia, nuovi focolai di Coronavirus: nove casi in un giorno in due famiglie

Pomezia, nuovi focolai di Coronavirus: nove casi in un giorno in due famiglie
Un’impennata di contagi da coronavirus a Pomezia con nove positivi in poco più in 48 ore. Salgono così a 48 i malati dall’inizio della pandemia. I nuovi pazienti, registrati nel week-end di Pasqua, sono sostanzialmente “vittime” di focalai domestici, quelli più temuti dai medici e dagli scienziati. Secondo la Asl Rm 6, che monitora costantemente l’evolversi dell’emergenza sanitaria, i nove malati avrebbero infatti contratto il virus all’interno della famiglia dove nei giorni scorsi erano risultati positivi altri membri già in isolamento domiciliare. «Un dato purtroppo atteso - dice il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà - poiché i nuovi contagiati sono tutti familiari di persone già positive al Covid 19». 
Secondo gli infettivologi, i focolai domestici porterebbero a forme più miti della malattia. Un dato che trova conferma anche nell’aumento delle persone poste in isolamento domiciliare a Pomezia dove si è passati dai 9 di sabato scorso ai 18 del giorno di Pasquetta. Sono invece 6 le persone ricoverate in ospedale, mentre rimane costante il numero dei guariti, 23. Diminuiscono invece i cittadini negativi ma costretti comunque a rimanere a casa a scopo precauzionale. Sono complessivamente 36 di cui 34 in uscita nei prossimi 7 giorni. 
Il fine settimana appena trascorso è stato all’insegna del super lavoro per i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia locale di Pomezia, impegnati a evitare l’arrivo sul litorale da parte dei romani. Numerosi i posti di blocco sulle strade di accesso a Torvaianica. Dal lungomare Ugo Tognazzi, al confine con Ostia, al lungomare delle Meduse, a ridosso con Marina di Ardea, gli agenti locali hanno passato al setaccio le seconde case, effettuando oltre 500 controlli e facendo più di 30 verbali. Verifiche anche per gli automobilisti e i pedoni trovati a passeggiare. Da chi pretendeva di cercare un supermercato aperto, facendo finta di non sapere che fossero tutti chiusi a chi semplicemente voleva godersi un po’ di sole primaverile, a chi, infine, voleva a tutti i costi scendere in spiaggia. Intanto da qualche giorno la società Humana People To People Italia, che si occupa della raccolta abiti usati, ha comunicato la sospensione del servizio poiché «le attività di filiera sono in questo momento bloccate, a causa delle chiusure imposte a seguito del diffondersi del contagio da Covid-19», fanno sapere dal Comune. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Aprile 2020, 10:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA