Una difficile operazione da 20 mila euro, in una struttura privata, senza neanche tante pretese, per aver salva la vita. Questa la drammatica ipotesi è stata prospettata a Gianfranco Botti, pensionato di 83 anni di Rocca di Papa, malato di cancro. Le vicissitudini per il pensionato, molto nel paese dei Castelli, per l’impegno sociale e culturale, sono iniziate esattamente quattro anni fa e ora rischiano di precipitare a causa dell’epidemia.
«Dopo una serie di accurati esami - ricorda Gianfranco Botti - i sanitari di Tor Vergata mi hanno diagnosticato nel 2016 un tumore ai polmoni. Sono stato sottoposto ad un’operazione chirurgica molto difficile durante la quale mi è stata asportata una parte dell’organo». Dopo l’operazione è seguito un lungo periodo di terapia effettuato nei reparti specializzati del policlinico nella periferia est di Roma. «Qualche settimana fa - prosegue Gianfranco Botti - sono stati gli stessi sanitari che mi avevano in cura a dirmi che per rimuovere un grumo di sangue è urgente una seconda operazione che però non può essere eseguita a Tor Vergata a causa dell’emergenza per il Coronavirus». È cominciata una ricerca affannosa per trovare una struttura pubblica che accettasse il ricovero del pensionato di Rocca di Papa. «L’unica alternativa - afferma con rammarico il signor Botti - è quella di eseguire l’operazione, prima che ci siano seri problemi per la mia vita, in una struttura privata non di lusso al costo di 20 mila euro».
Appello dei medici a Conte: «Pensiamo a tutti i malati non Covid»
L’anziano a questo punto ha preso carta e penna e ha scritto una lettera a Roberto Speranza, ministro della Salute del Governo Conte, in cui ha raccontato la sua vicenda chiedendosi se debba morire così: «Rimarcando l’urgenza dell’operazione, vorrei sapere se mi manda lei a Tor Vegata, se qualcuno mi paga le spese o se mi si accolla sulla coscienza». Per ora dal ministero non è arrivata alcuna risposta. Il pensionato ha paura di morire per mancanza di cure. Purtroppo nella condizione di Botti, ai Castelli, e in tutto il Paese, si trovano moltissime persone, perchè quasi tutto ormai sembra ruotare attorno al Covid.
«Spero - dice ancora - che alla fine i sanitari che mi hanno avuto in cura non mi abbandonino.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Novembre 2020, 16:19
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