«Omicron? Forse è una benedizione», dice Mario Falconi, il presidente Pd del Municipio di Ostia. Settantasei anni, prima tessera col Pci di Berlinguer, è positivo, insieme a due assessori e al capo della segreteria. Ma non sembra spaventato quando risponde al cellulare, al termine di una giornata complicata, col quartier generale del distretto del litorale, in via Claudio, chiuso per Covid: «Ho fatto tutte le dosi, pure la terza. Non ho sintomi. Credo che questa variante ce la prenderemo quasi tutti. Forse è una benedizione, tranne che per i No vax, che ci rimarranno...».
Ostia, il cluster e la «banedizioni Omicron»
Secchi, sottinteso. Linguaggio ruvido, più da politico di periferia che da medico cardiologo, qual è stato prima della pensione. E prima dell'ascesa al vertice della circoscrizione del mare di Roma, 230mila abitanti, più di Messina, strappata ai 5 stelle che la consideravano un feudo inespugnabile.
Per la giunta dem, che ha già avuto un avvio tribolato di consiliatura, con le proteste dei giovani consiglieri democratici prima fatti fuori dal governo locale (con annesse minacce di fronda) e poi rientrati in squadra grazie alla mediazione di Gualtieri, sono giornate problematiche.
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LA BONIFICA
In attesa di scoprirlo, nel distretto di Ostia si affidano ai metodi tradizionali contro il coronavirus: cancelli chiusi negli uffici della presidenza, a due passi da piazza Anco Marzio, il salotto buono del lungomare, e spazio agli operai per portare a dama la sanificazione. «Ma io sono sempre operativo - conclude il minisindaco dem - e sono tranquillo, con il booster me la cavo».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Febbraio 2023, 22:22
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