«Ostaggio dei No vax». L'ira dei commercianti di Roma per i disagi e gli incassi persi

«Ostaggio dei No vax». L'ira dei commercianti per disagi e incassi persi

di Laura Bogliolo

«Rispettate il lavoro degli altri, nessuno vuole negare il diritto di manifestare ma per noi commercianti è stata l'ennesima giornata persa in un periodo di crisi nerissima». Gianni Battistoni, presidente dell'Associazione Via Condotti, in poche parole riassume gli umori e il clima che si è respirato ieri in Centro. È tornata l'immagine dei blindati a Trinità dei Monti, il fotogramma degli agenti di polizia schierati mentre cercano di respingere i manifestanti in Centro.
IL CAOS
Da una parte, a piazza del Popolo, il sit-in di chi è contrario al green pass e che ha gridato contro la «tirannia sanitaria». C'erano anche commercianti e gestori di locali ad esempio. Dall'altra alcuni degli esercenti del Centro di Roma, ossia di chi prova a racimolare un po' di serenità vista la crisi nerissima causata dalla pandemia e che, nonostante le riaperture e la fine del lockdown, non è affatto passata.

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«Ormai c'è il deserto dei Tartari - dice Battistoni - tra crisi e manifestazioni noi commercianti come facciamo a sopravvivere?». E ancora: «Il Centro è stressato da tempo da sit-in e vari eventi, in primis viene danneggiata l'architettura di piazza del Popolo e poi a farne le spese come sempre siamo noi commercianti, è ora di smetterla - aggiunge Battistoni - se si manifesta si deve comunque rispettare il lavoro degli altri».

 

E sui No vax conclude: «Bisogna pensare anche alle immagini del Centro sotto assedio, con i blindati, immagini che fanno il giro del mondo, Roma all'Estero già appare sporca, immersa nell'emergenza rifiuti, poi arrivano anche le immagini dei blindati in piazza di Spagna».

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Maria Letizia Rapetti, dell'associazione via del Babuino ieri spiegava: «Noi siamo favorevoli al green pass, siamo indignati per quello che è accaduto oggi, si tratta dell'ennesima giornata negativa per il Centro, i negozianti sono stanchi di questa situazione, purtroppo siamo con le mani bloccate anche perché il turismo non c'è, non si sa cosa accadrà a settembre e sono già tanti i negozi che hanno chiuso in Centro».

Insomma, da una parte il diritto di manifestare, dall'altra il rispetto delle regole e la voglia di sopravvivere alla crisi. «È stato l'ennesimo blocco - aggiunge Rapetti - in una città dove siamo già tutti precari. Roma, il Centro, dal punto di vista commerciale, è già al collasso».

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I DANNI
Oltre ad alcuni commercianti del Centro, a protestare sono stati anche i residenti dei vicoli storici. «C'è stato chi non è riuscito a tornare a casa perché piazza del Popolo era bloccata - protesta Roberto Tomassi, presidente della associazione Residente campo Marzio - una signora che abita a via Brunetti mi ha chiamata disperata. Voleva solo tornare a casa ma non sapeva dove passare, la polizia l'ha bloccata e in questi casi, come accaduto durante gli Europei di calcio, non sai dove lasciare l'auto. Forse sul lungotevere dove ci sono le strisce blu e devi pagare? - aggiunge Tomassi - vogliamo proporre all'amministrazione centrale di lasciare un varco per i residenti quando ci sono queste manifestazioni, dovremmo, ad esempio, poter passare per via dell'Oca. Insomma - conclude - i residenti si ritrovano sempre in difficoltà quando ci sono queste mobilitazioni».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Luglio 2021, 12:29
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