Roma, metro B: rissa per le mascherine, spray sui passeggeri

Metro B: rissa per le mascherine, spray sui passeggeri

di Lorenzo De Cicco
Decine di passeggeri colpiti dal getto dello spray urticante, chi con i conati di vomito, chi col respiro mozzato dalla tosse, la fuga dal treno, l’intervento sulle banchine prima dei vigilantes privati dell’Italpol, poi delle forze dell’ordine. Scene di panico l’altra sera alla stazione della metro B a San Paolo, proprio nell’ora di punta, quando tanti rientrano dal lavoro, alle 19.30 di lunedì. Tutto nasce dal rimbrotto di una signora, preoccupata perché a bordo del treno un gruppo di ragazzi se ne infischia delle regole Covid.

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Quattro ventenni a volto scoperto, anche se sui mezzi pubblici è obbligatorio indossare la mascherina, poco inclini a mantenere le distanze di sicurezza. Da qui il rimprovero: «Dovete lasciare un posto vuoto, non vi accalcate. E copritevi la bocca quando salite a bordo, è pericoloso». Un messaggio di buon senso che però scatena la reazione dei giovani. «Non sei tu che ci devi insegnare l’educazione, ognuno fa come vuole». Mentre il convoglio viaggia spedito altri passeggeri intervengono, gli animi si surriscaldano, volano insulti. Fino a quando un ragazzo tira fuori lo spray urticante, indirizzato verso un paio di persone, che però, mal direzionato, finisce per colpire un po’ tutti nei paraggi.

Panico. Urla. Il treno ferma alla stazione successiva, San Paolo, scatta la ressa per scendere e raggiungere le banchine, alla ricerca di un po’ d’aria. Nel frattempo interviene la pattuglia dei vigilantes che ferma il ragazzo con lo spray. Tra i viaggiatori c’è chi inizia ad avere la nausea, altri non riescono a smettere di tossire. Qualcuno chiama le forze dell’ordine, il giovane che ha utilizzato in maniera del tutto impropria l’arma antiaggressione va via con loro. Il treno, dopo diversi minuti, riparte.

«Ci sono stati momenti di panico - racconta Antonio Del Greco, direttore operativo della Italpol, il colosso della vigilanza privata che sorveglia le stazioni metro di Roma - Alcune persone si sono sentite poco bene. Anche il nostro agente è stato assistito. Ci ha raccontato che il ragazzo che ha utilizzato lo spray era senza mascherina e ha reagito in questo modo molto pericoloso». Un testimone racconta una versione un po’ diversa e cioè che il giovane non farebbe parte della comitiva dei 4 ragazzi senza maschera, sarebbe intervenuto in un secondo momento, nel parapiglia generale, finendo per colpire un po’ tutti sul vagone. Italpol però conferma: nel verbale dell’addetto della sicurezza intervenuto sul posto, è riportato che «il giovane con lo spray era senza mascherina e ha reagito». Comunque sia, resta una serata di follia sui trasporti pubblici romani, originata dalle regole Covid sempre più trasgredite. «Sul treno l’aria era diventata irrespirabile, poi ho visto gente con i conati, mentre praticamente tutti, me compreso, abbiamo iniziato a tossire», racconta Andrea De Priamo, consigliere comunale di FdI, che l’altra sera viaggiava sul convoglio. «Sarebbe bene prevedere la vigilanza anche a bordo dei treni, non solo alle stazioni», aggiunge. Anche perché zuffe e aggressioni continuano a moltiplicarsi. Pure sui bus.

L’altro ieri sullo 057, a Torre Gaia, una nigeriana di 27 anni ha sfondato il divisorio in plexiglass accanto all’autista e ha danneggiato il volante. Il motivo, sempre lo stesso: non aveva la mascherina e il conducente l’ha rimproverata. «Era una furia - ha detto l’autista a chi l’ha sentito - sono ancora sotto choc».
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Luglio 2020, 11:06
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