Fase 2 Roma, stop aria condizionata e shopping assistito: le regole per riaprire

Stop aria condizionata e shopping assistito: le regole per riaprire

di Camilla Mozzetti
L'ultima parola arriverà oggi con l'ordinanza della Regione che seguirà l'incontro tra governo ed enti territoriali. Il governatore Zingaretti ai sindaci: «Riaprire in sicurezza». Il Lazio è pronto a indicare la strada con dei vademecum per le attività commerciali elaborati dall'assessorato allo Sviluppo economico e da Lazio Sicuro coordinato dal vice presidente Daniele Leodori. Parrucchieri, centri estetici, negozi di abbigliamento, bar e ristoranti potranno tornare a lavorare. A tutti i dipendenti prima dell'inizio di ogni turno dovrà essere misurata la temperatura e sopra i 37,5 gradi non si potrà entrare in servizio. Sconsigliata l'aria condizionata a favore di un ricambio naturale e per quelle realtà senza finestre, i condizionatori dovranno avere dei filtri da disinfettare con frequenza. Per i negozi di vestiti è consigliato l'impiego del personal shopper per distribuire l'afflusso dei clienti negli orari di minor affollamento.

Bonus bici da 500 euro, ma non per tutti: chi può ottenerlo e in quali città vale


RISTORANTI
Le distanze restano quelle: non meno di 2 metri fra i tavoli e uno spazio per ciascun cliente di 4 mq con deroghe previste per le coppie o i congiunti purché rilascino al titolare del ristorante un'autocertificazione che attesta la coabitazione. Il distanziamento potrà essere inferiore se verranno adottate le barriere tra i tavoli e/o fra le sedute. Ad ogni modo, tavoli, sedie ed eventuali barriere in plexiglass dovranno essere pulite al cambio di ciascun cliente. Nel vademecum della Regione Lazio per i ristoranti bar e qualsiasi altra tipologia di somministrazione le regole sono chiare: tutti i dipendenti, dai camerieri al personale della cucina fino ai titolari, dovranno indossare la mascherina per tutto il tempo di permanenza nel locale e provvedere a una pulizia costante delle mani. L'igienizzazione dovrà essere garantita tanto nella sala o nelle sale quanto nelle toilette che dovranno offrire ai clienti prodotti igienizzanti. È sconsigliata l'aria condizionata a favore di un'aerazione naturale del locale mentre è preferibile il monouso per i cestini del pane, tovaglie, tovaglioli, saliere così come il pagamento elettronico al tavolo. Vietati i guardaroba comuni e gli appendiabiti, i ristoranti potranno dichiararsi Fever free - liberi da febbre se misureranno la temperatura ai clienti all'ingresso del locale. Saranno obbligatorie le prenotazioni.

PARRUCCHIERI
Passare di fronte a un parrucchiere e provare a chiedere una piega al volo non sarà più possibile. Gli appuntamenti nei saloni, così come nelle barberie, dovranno essere presi precedentemente al servizio e concordati in modo da non avere troppa gente nel locale, garantendo così la distanza di almeno un metro tra cliente e dipendenti. È consigliato delimitare gli spazi (zona cassa, zona lavaggio, zona trattamenti) con strisce ben visibili sul pavimento od optare per le barriere in plexiglass, mentre anche i clienti saranno obbligati a indossare la mascherina salvo nei casi in cui i trattamenti (come il taglio della barba) non potrebbero essere svolti. Gli operatori dovranno utilizzare occhiali protettivi o visiera in plexiglass per i lavori per i quali non può essere garantita la distanza interpersonale di un metro. Devono inoltre effettuare il cambio divisa ad ogni turno. Le poltrone e le postazioni dopo ogni trattamento dovranno essere pulite e dovranno essere privilegiati strumenti monouso (come gli asciugamani) mentre gli arnesi del mestiere (forbici, pettini, spazzole) dovranno essere sanificati dopo ogni singolo utilizzo. Anche in queste realtà dovranno essere garantiti i disinfettanti in gel in tutti gli ambienti, bagni compresi.

NEGOZI
Da lunedì potranno tornare ad aprire anche i negozi di abbigliamento. Il personale (titolari e commessi) dovrà indossare per l’intero orario di lavoro lemascherine e provvedere a igienizzare frequentemente le mani disponendo dispenser di gel disinfettante all’ingresso, vicino alle casse, nei camerini. Ai clienti (anch’essi obbligati a indossare le mascherine) che li richiederanno, dovranno essere messi a disposizione dei guantimonouso.Mentre due volte al giorno dovrà essere pulito il negozio, camerini, casse, pc, touch screen di sala compresi. L’afflusso dei clienti dovrà essere sempre contingentato in base all’ampiezza del negozio e per questo si consiglia di prediligere l’utilizzo di un “personal shopper” per i clienti,mediante la prenotazione online o telefonica, anche per distribuire l’afflusso dei clienti negli orari diminor affollamento. Non viene ovviamente negata la prova di abiti ma i clienti dovranno igienizzare lemani attraverso i dispenser disponibili in negozio, in particolare appena entrano e prima di provare i capi. Vestiti, magliette, golf dovranno essere indicati al dipendente che provvederà a prenderli. Dove possibile, infine, è consigliata la segnaletica di un percorso per distanziare le entrare e le uscite oltre a barriere fisiche in plexiglass nelle zone dove vi è una maggiore interazione con il pubblico. 

CENTRI COMMERCIALI
L’input è semplice: i centri commerciali non dovranno essere scambiati per luoghi dove andare a trascorrere il pomeriggio.
Ed è chiaro che ogni singola attività dovrà rispettare le norme previste per la categoria di riferimento (abbigliamento, ristoranti, parrucchieri). Più in generale gli accessi alle strutture dovranno essere organizzati in modo da garantire una distribuzione ottimale dei flussi in entrata e in uscita, assicurando sempre il distanziamento interpersonale di almeno un metro, anche con eventuale riduzione delle porte di accesso, per consentire il controllo da parte del personale della sicurezza su ciascuna porta. Ciò non deve determinare, in ogni caso, assembramenti. I clienti all’ingresso devono essere sottoposti alla misurazione della temperatura corporea (attraverso scanner manuali o altri strumenti tecnologici messi a disposizione dalla società di gestione del centro commerciale): è consentito l’ingresso solo a coloro con temperatura inferiore ai 37,5 gradi. Dovranno essere utilizzate poi strisce a terra lungo i corridoi e in prossimità dell’ingresso dei negozi per garantire le distanze. Anche qui, gel disinfettanti dovranno essere offerti in più punti (all’ingresso o nei bagni). Eventuali sedute comuni dovranno essere contingentate e all’occorrenza interdette con nastri.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Maggio 2020, 16:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA