Roma, Tivoli sanzionerà i post su Facebook dei dipendenti del Comune che scherniscono il datore di lavoro

Roma, Tivoli sanzionerà i post su Facebook dei dipendenti del Comune che scherniscono il datore di lavoro

di Fulvio Ventura

Il Comune di Tivoli torna con una pagina ufficiale su Facebook e approva, in piena epidemia di Coronavirus, un regolamento scritto per la gestione dei profili social dell’ente e gli interventi nei Gruppi Facebook. Ora gli uffici di palazzo San Bernardino sono al lavoro per intervenire sui profili “Fake” e su quelli “Civetta” che potrebbero inquinare, a livello locale, ciò che appare sulla rete sociale planetaria fondata dallo statunitense Mark Zuckerberg nel 2004. In pochi giorni in municipio è stata registrata una piccola, grande, rivoluzione. Da mercoledì è tornata visibile la pagina Comune di Tivoli. Il canale era stato oscurato due anni fa dopo le elezioni comunali. Le informazioni in questo lasso di tempo venivano veicolate attraverso i canali Facebook del primo cittadino, il sito comunale e i soliti comunicati.
La pagina “Comune di Tivoli - Palazzo San Bernardino”, negli ultimi mesi, è stata costantemente aggiornata, sebbene non fosse visibile al pubblico. Ora è di nuovo fruibile e con tutte le ultime comunicazioni, da quelle burocratiche al Covid. Non è questa l’unica novità in tema social a Tivoli. Venerdì scorso, in consiglio comunale, all’unanimità è stato approvato il regolamento che dice come i dipendenti comunali incaricati devono utilizzare le pagine istituzionali del Comune, su internet e su Facebook. «Gli spazi dei social network - dice la consigliera Tiziana Ottaviano, presidente della commissione Cultura - rappresentano una grande opportunità per informare e comunicare e per migliorare la trasparenza amministrativa. È stato necessario provvedere ad una regolamentazione per evitare abusi». Sulla pagina “fasulla” del Comune - gestita da si sa chi - ce n’erano stati diversi.
Uno dei punti del regolamento è rivolto ai dipendenti comunali i cui profili privati sui social, in base alla nuova ordinanza, vengono considerati spazi pubblici. Peratnto - il succo è questo - i profili stessi dei singoli non possono essere utilizzati per divulgare documenti di cui si è venuti a conoscenza per ragioni d’ufficio, fare commenti e dichiarazioni offensive contro il Comune. La nuova pagina istituzionale resterà a prescindere dai sindaci in carica. «Il regolamento - prosegue l’assessore - individua all’interno del Comune le figure che possono aprire e gestire i social media istituzionali. C’era la necessità di regolamentare il così detto galateo di internet». Il passo successivo nella road map di palazzo San Bernardino è quella di far chiudere i profili falsi. Esistono in rete, infatti, alcune canali su Facebook ed Instagram che utilizzano impropriamente il nome “Comune di Tivoli”, e su cui in passato c’erano state pubblicità di vendite su Amazon, e quello di “Visit Tivoli”, il canale ufficiale di pubblicità e promozione turistica.
«Ci sono soggetti, individuali e collettivi - aggiunge la consigliera - che possono sfruttare impropriamente loghi o nomi delle amministrazioni per attirare una maggiore quantità di traffico o per altri scopi illeciti«.

Possibile che vengano oscurati profili fake falsamente riconducibili al Comune di Tivoli”. Plausi al regolamento da altri consiglieri di maggioranza ed opposizione. «Era un provvedimento necessario - commenta Nello De Santis, di Tivoli Partecipa - l’informazione è necessaria per consentire ai cittadini di partecipare alla vita pubblica». Dalla minoranza, Vincenzo Tropiano, Lega: «È un regolamento fatto bene». Il Messaggero ieri ha scritto di presunte “anomalie” su alcuni Gruppi Facebook - nulla a che vedere con i siti istituzionali dei Comuni - nella vicina Guidonia.


Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Marzo 2021, 23:47
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